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Fin dal primo momento l’integrazione fra Thuram e Lautaro è risultata sorprendentemente naturale: i due riescono ad alternarsi con facilità nel ruolo di punta centrale mettendo in grosse difficoltà gli avversari: zero riferimenti, tanta profondità (anche di pensiero). Sono perfettamente compatibili perfino sul piano fisico: entrambi potenti e esplosivi, oltre che molto mobili, impongono spesso modifiche tattiche a chi li deve affrontare.
Resta meglio Lukaku
—Lukaku è un mio pallino dai tempi dell’Everton, fantasie sui riti voodoo - Veve, sacrificio e possessione - a parte: ha meno qualità, ma una presenza e una capacità realizzativa superiori. Sarebbe stato perfetto per la Juve, penso di averlo scritto fino allo sfinimento, ed è una mano santa per la Roma, dove ha trovato la sponda giusta in Dybala: solo Pitagora stabilì relazioni migliori tra la lunghezza dei lati di un triangolo e il coseno di uno dei suoi angoli.
Io continuo a preferire Rom a Marcus, anche se rinnovo i complimenti a Ausilio per avere visto più lontano e prima di tutti. Lo preferisco perché se il belga si trova uno contro uno col portiere la sentenza è scritta e quando parte da destra armando il sinistro fa paura anche ai bambini al di sotto dei dodici anni.
Don’t worry, be happy", si legge.
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