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Walter Zenga ha parlato ai microfoni di Premium Sport al triplice fischio di Inter-Crotone: "L'abbraccio con Carbone a fine partita era scontato perché per noi vedere la squadra così, senza subire nulla, è stata una grandissima soddisfazione. Per me affrontare l'Inter è sempre complicato, non è facile giocare contro il tuo passato perché c'è tutto dentro la testa, il cuore, ti passa davanti tutto il film della tua vita. Sono nato nell'Inter, ho fatto tutta la trafila, non sono arrivato da un altro club, io sono nato interista, per cui è più facile avere un rapporto del genere. Sono sempre convinto che i tifosi apprezzano quelli che ci mettono passione e mettono tutto per la maglia, ora devo pensare all'Atalanta, perché per noi sarà una partita tosta. Alla squadra chiedo di giocare veloce per andare prima possibile dagli attaccanti, ma dobbiamo imparare a gestire perché è un tipo di gioco un po' dispendioso. Sono l'allenatore del Crotone ed ho guardato soprattutto la mia squadra, per me è stato complicato scindere le due cose, sono contento della prestazione della mia squadra. Un risultato può essere anche occasionale, le prestazioni no. Il saltello al 'chi non salta è rossonero'? Sono cose goliardiche che non offendono nessuno, io sono stato offeso ma vado per la mia strada. Eder? Con lui ho un rapporto speciale, abbiamo passato poco tempo insieme ma era uno dei miei uomini perché con lui si può lavorare al 100%. Luciano Spalletti è un grande allenatore e parlerà lui per l'Inter, non io".
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