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In un'intervista alla Gazzetta dello Sport. il grande ex nerazzurro, Walter Zenga, parla di Inter e della sfida di domenica contro il Catania:
Salve Zenga, tutto bene con l’Al Nasr?«No, male».
Cosa è successo?«Mi girano. Siamo appena tornati dall’Iran: abbiamo perso tre a zero la prima di Champions. Ho una gran rabbia».
Qui, domenica, c’è Catania-Inter: lei ex nerazzurro e tifoso ma anche extecnico dei siciliani. Gli etnei in alto: sorpreso?«Proprio no. La stagione in cui arrivai (aprile 2008, ndr) ci salvammo all’ultima giornata, l’anno successivo raggiungemmo la salvezza a 7 turni dalla fine. Lì c’è organizzazione e sono anni che sanno fare bene le cose. Il segreto?Intanto c’è un Centro sportivo spettacolare: Torre del Grifo. Ed è una delle tante conseguenze di una società che mette tutti, e sottolineo tutti, nelle condizioni di dare sempre il 100%».
Pulvirenti, come o meno di Moratti?«Come faccio a dirlo: io con Moratti non ho mai lavorato, né da giocatore (Zenga uscì dall’Inter nel ’94, Moratti arrivò nel ’95 ndr) né da allenatore. I presidenti ai quali sono legato di più sono Pulvirenti e Stojkovic alla Stella Rossa».
Eccoci all’Inter:come dice uno striscione, «c’è del disagio»?«Anch’io soffro un po’: quando qui mi metto davanti alla tivù a guardare la mia squadra del cuore sembrò un ultrà. Mi trasformo. Voglio però sottolineare una cosa: l’Inter sta facendo il suo, e credo che nessuno potesse pensare di attaccare lo scudetto all’inizio di questa stagione. Ci vuole tempo»
Nemmeno dopo la vittoria allo Juventus Stadium?«Se l’Inter avesse i 6 punti persi contro il Siena chissà ... La vittoria a Torino? A volte i risultati mascherano: l’Inter sta rinnovando e crescendo».
Per arrivare dove?«Ad inizio anno dissi: Juve prima, Napoli secondo, Inter terza. Per me finirà ancora così».
Stramaccioni e il tormentone: Zenga allenatore dell’Inter.«Strama è bravo, preparato: non conta l’età ma la consapevolezza nel lavoro. E’ normale che uno sogni di allenare la squadra del cuore, ma nella vita ci sono momenti e concatenazioni: a me non si è incastrato nulla. E poi sto bene qui, e il contratto è fino al 2014».
Banalità: come finisce Catania- Inter?«Da interista non ho mai pensato che l’Inter non possa vincerle tutte. Però il Catania gioca bene, lì sono sereni, preparati, forti. Probabilmente come ogni tifosointerista, oggi, faccio fatica a dire "Vince l’Inter". Quindi... mando in corner: spero che a fine anno entrambe possano trovare quel che cercano, ovvero Champions ed Europa League».
Handanovic e Andujar: pagella senza voto.«Samir è potenzialmente uno dei migliori portieri al mondo. Ottima scelta. Andujar? E’ l’Handa del Catania ed è una grande scommessa vinta».
Che curiosità avrebbe per Catania- Inter?«Una, fine a se stessa: detto che fra gli allenatori italiani non ce n’è uno scarso, sarebbe bello vedere Strama sulla panca del Catania e Maran su quella interista. Come finirebbe?».
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