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ZENGA: “EDER RIMASTO FINO A DICEMBRE GRAZIE A ME. L’INTER DOPO MANCINI…”

Sabine Bertagna

Walter Zenga ha rilasciato un’intervista a ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno, nella quale è tornato a parlare del suo esonero, della cattiva comunicazione con la società blucerchiata e dei giovani che avrebbe voluto...

"Walter Zenga ha rilasciato un'intervista a ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno, nella quale è tornato a parlare del suo esonero, della cattiva comunicazione con la società blucerchiata e dei giovani che avrebbe voluto valorizzare: “C’è stata disinformazione: secondo molti Montella mi ha sostituito per una crisi di risultati ma io, per richiesta della società, dovevo valorizzare i giovani e stare nella parte sinistra della classifica; mi sembrava di essere al passo con le richieste societarie”.

"La Samp di Montella è ora a soli due punti dalla retrocessione. Ma il vero problema erano i tifosi, che Zenga non lo hanno mai voluto: “Il vero problema è che non sono mai stato benvoluto a Genova, da una parte della tifoseria, fin dal primo giorno; Ferrero mi faceva vedere i messaggi dei tifosi, non mi volevano la gara col Vojvodina ha fatto da spartiacque: eravamo in ritiro dal 1 luglio, ma Eder è arrivato una settimana dopo e Fernando, Muriel, Soriano e Zukanovic tra il 12 e il 15. Dove ho sbagliato? Dovevo far notare questa cosa alla società e posticipare le cessioni di Okaka e Duncan, oltre alla messa fuori rosa di Mesbah”.

"Con l’Al Shaabè finita ieri: “Ho dato le dimissioni rinunciando a 4 mesi di stipendio: se non riesci a incidere, te ne vai”.

"Capitolo giovani e Cassano - “Mi era stato detto di valorizzare i giovani e stavo mettendo in luce Pedro, Ivan, Correa e Muriel. Poi mi è stato proposto Cassano, a primo impatto ho detto di no. In ogni caso non è mai stato un problema, la sua gestione stava andando in modo normale e verso novembre si è visto il vero Cassano”.

"Retroscena di calciomercato estivo:“L’ultimo giorno di mercato sono stato in hotel con Ferrero, Osti e Romei, mi sono impegnato affinché Eder e Soriano restassero almeno fino a dicembre”.

"Quale futuro? E l'Inter?“La Samp era stato il mio punto di arrivo e tornare in Italia ora sarebbe complicato, non so chi potrebbe darmi questa possibilità. L’Inter? Mancini ha un contratto fino al 2017 e dopo si penserà a qualche altro grande allenatore. “Il nostro calcio è tatticamente il più difficile in assoluto, ma ormai Juve, Inter, Milan e Napoli non danno più tanti giocatori alla Nazionale. I nostri attaccanti sono Eder e Pellé, uno che italiano lo è diventato e l’altro che gioca in Inghilterra”.

"Scudetto“Avrei detto Napoli un mese fa, ma in questo momento la Juve è favorita. La partita con il Bayern? Le assenze non devono essere considerate come un vantaggio, la Juve ha giocatori di straordinario carisma”.

"(Radio Uno)