Colpisce l’Inter già così in alto? Onestamente sì. Merito dell’allenatore, del fatto di non dover giocare le coppe, di un gruppo che l’anno scorso arrivò settimo. Già scalare una posizione è una vittoria. Pensare che alla nona di campionato si potesse andare a giocare in casa del Napoli capolista da secondi e a meno due era difficile.
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Zenga: “Icardi top player, faccia ciò che vuole nel privato. Spalletti bravo. L’Inter…”
Differenze o punti d’incontro con l’Inter di Mancini? Andrebbe preso un riferimento più recente perché rispetto a quella Inter è cambiato tutto. Consideriamo il derby di domenica: quelle due squadre, l’anno scorso, hanno fatto un cammino simile, eppure quest’anno sono parecchio distanti. Il Milan ha iniziato con una pressione notevole addosso legata alla campagna acquisti e con gli impegni di coppa, l’Inter d’altra parte ha potuto lavorare con più calma, con tante gare in meno da giocare. Spalletti comunque è stato bravo a dare un senso al gruppo che, se verrà trasformato in qualcos’altro, potrà dircelo solo il tempo. La strada è ancora lunga, per arrivare a marzo e aprile ce ne vuole.
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