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BERGAMO, ITALY - SEPTEMBER 28: Head coach of UC Sampdoria Walter Zenga looks during the Serie A match between Atalanta BC and UC Sampdoria at Stadio Atleti Azzurri d'Italia on September 28, 2015 in Bergamo, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)
Nella settimana del derby, la Gazzetta dello Sport, ha intervistato Walter Zenga. Ecco alcuni suoi spunti:"Quale allenatore mi sta stupendo? Montella veniva da un’esperienza stranegativa alla Samp: arrivò e sembrava Clinton, il sicuro vincitore, ma capita che vinca Trump. Ma uno bravo resta bravo: ha preso forza da quell’esperienza per gestire una squadra nuova e adattare il suo gioco agli uomini che ha trovato. Donnarumma diventerà il portiere più forte del mondo? Sì, ma faccio il pignolo: solo se migliorerà in due cosine, ovvero la chiusura del suo palo e la gestione delle situazioni veloci nell’area piccola. Io a miei tempi, poi Buffon e domani lui: il miglior portiere del mondo sempre italiano. Bello, per il nostro calcio".
"Chi mi assomiglia di più tra Donnarumma e Handanovic? Nessuno dei due, ma tutti hanno una caratteristica particolare: ci mettono la faccia nell’uno contro uno. Davanti, in mezzo alle mani. Se ha avuto meno pazienza il Wolverhampton con lei o l’Inter con De Boer? Il Wolverhampton con me, sicuro. Ma abbiamo una cosa in comune: proprietari cinesi... L’importante è trasformare la negatività in positività: come ha fatto Montella. Se ci avevo sperato di essere al posto di Pioli? Nei giorni dei colloqui avevo pensato ad una combinazione del destino: via io dai Wolves, via De Boer dall’Inter. Non sono falso e neanche ipocrita: ci avevo sperato sì, anche stavolta"
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