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Zenga: “L’Inter resta il mio sogno. Ero vicino prima di Strama. Ora…”

Eva A. Provenzano

Ha allenato Inter Forever e per lui è stata un’emozione. Walter Zenga dopo l’amichevole con il Real Madrid ha parlato ai microfoni dei giornalisti tra cui gli inviati di Fcinter1908.it. Ecco cosa ha detto:  – E’ sempre...

Ha allenato Inter Forever e per lui è stata un'emozione. Walter Zenga dopo l'amichevole con il Real Madrid ha parlato ai microfoni dei giornalisti tra cui gli inviati di Fcinter1908.it. Ecco cosa ha detto:

 - E' sempre stato il tuo sogno allenare l'Inter, pensi prima o poi di realizzarlo?

Lavoro per questo, nella vita si lavora sempre per un sogno. Oggi io ho fatto l'allenatore dell'Inter in uno stadio fantastico, in una partita con tantissima gente, con tanti ragazzi in campo che hanno scritto la storia del calcio e per me è stata una bellissima emozione. Sai come quando da ragazzino ti portano un pallone e inizi a giocare. Poi essere qui davanti a tana gente e con tanti amici.

NOSTRA DOMANDA - Dopo le tante vittorie, immaginavi che l'Inter potesse essere in difficoltà?

Ma oggi (ride.ndr)? L'Inter ha vinto tutto nel 2010. I problemi economici sono fatti per essere risolti. La vita è fatta di cicli. C'è un momento iun cui devi ripartire da zero e un momento in cui le cose vanno benissimo. Bisogna avere pazienza. Una ripresa? Non vedo grandissimi problemi. Non puoi avere una ripartenza a razzo e sparare sulla luna in un secondo, ci devi arrivare per gradi. 

NOSTRA DOMANDA - I tuoi programmi?

Adesso sono fermo, sto guardandomi intorno, ho avuto un po' di contatti. La mia vita è il calcio e quindi vediamo. Se posso tornare bene, altrimenti bene altrettanti. Conta che io e la mia famiglia stiamo bene. 

- Un consiglio per l'Inter perché riparta...

Stanno ripartendo e ci sono dei gradini. Ci si può mettere di più o di meno, dipende un po' dalla fortuna e dai risultati. Poi il pallone non entra mai per caso, serve sempre una programmazione in tutte le cose e serve del tempo.

- Credi nel progetto Thohir? 

Quando sento parlare di progetti non mi si possono drizzare i capelli perché non ce li ho, più che un progetto ci sono delle persone che lavorarno e persone che hanno bisogno di ambientarsi e capire come funziona per ripartire. I grandi club comprano giocatori a 40-50 mln di euro e noi andiamo sui parametri zero ci sono delle differenze. Torneranno i tempi i cui i club italiani rispenderanno e torneranno a livelli competitivi.

NOSTRA DOMANDA - C'è stato un momento in cui sei stato davvero vicino all'Inter? 

Dopo Ranieri e prima di Stramaccioni. C'è stato un momento, ma io ero sotto contratto ed era problematico rompere il contratto. Quando ho rotto un contratto per andare da un'altra parte mi è sempre andata male. 

NOSTRA DOMANDA - Potresti essere il Conte dell'Inter?

Non voglio entrare in questo discorso. L'Inter ha un allenatore e so quanto è difficile allenare perché è il mio mestiere. Ho fatto 22 anni della mia vita all'Inter, ho deciso di fare l'allenatore per realizzare questo sogno. Nel 2009 il mio percorso si è interrotto a Palermo e ho preso la decisione di tornare all'estero. Ho pensato che non ero arrivato in fondo ad un mio particolare sogno e l'ho presa un po' più alla larga.