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Quando c’era Spalletti all’Inter, l’attaccante titolare era Icardi. Io andai a vedere un po’ di allenamenti e mi fermai a parlare con Luciano, lui mi disse: “Vedrai che Lautaro diventa uno dei numeri 9 più forti che ci saranno”. E aveva ragione. La crescita è stata impressionante, anche ieri sera ha dimostrato che gli bastano 3 palloni giocabili e tira fuori qualcosa.
Paragonare Lautaro a Milito diventa quasi una battaglia persa per me, per i tempi diversi, per chi è legato a quel periodo e chi a questo. Oggi è il momento di Lautaro, quello era di Milito.
Gestione giocatori di Inzaghi? Un professionista deve prendere sempre tutte le partite con serietà e concentrazione. Vincere aiuta a non sentire la stanchezza e a esaminare anche le cose negative, come le palle gol concesse alla Fiorentina.
Handanovic? Ieri sera ha fatto una prestazione niente male. Tecnicamente poteva fare meglio in alcune situazioni, ma la partita di ieri chiusa con una coppa in mano mi ricorda un certo Walter Zenga (ride, ndr). L'importante è lasciare sempre un bel ricordo”, le sue parole.
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