«Cercato dalla Cina? A differenza di tanti che aspettano la chiamata, in Cina ci sono andato di persona, per prendere contatti, vedere il movimento. Ma la cosa più importante dopo le delusioni di Samp e Wolverhampton è stata fermarmi a riflettere su alcuni errori e su altre cose. Il calcio in un nanosecondo ti sputa fuori ma anche ti riprende. Vediamo che succede. Milano cinese? Mi viene da sorridere, perché io via in via Sarpi a Chinatown ci ho anche vissuto. Vorrei dire che coi cinesi ci vuole pazienza. Ma la realtà è che i primi a non averne sono proprio loro: vogliono vincere».
primo piano