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Puntellare la rosa sul mercato, nel senso che non ti aspetti grandi cessioni?
—“Innanzitutto l’Inter ha già acquistato due calciatori molto importanti come Zielinski e Taremi. Credo che prenderà anche un’altra punta. Per quel che riguarda invece le cessioni, dipenderà tutto da come Oaktree vorrà gestire il primo anno. Sono appena arrivati e non mi aspetto che vogliano fare grandi cessioni. Penso piuttosto che confermeranno in blocco la squadra, aggiungendo qualcosina in più, laddove è mancato quest’anno. Forse le due punte di ricambio, Arnautovic e Sanchez, hanno dato qualcosina in meno rispetto a quello che ci si aspettava e ci siamo dovuti affidare soltanto a Lautaro e Thuram. Penso però che adesso il salto di qualità si possa fare”.
Hai fatto giustamente riferimento a Oaktree, visto che alla notizia degli ultimi giorni. Sei preoccupato oppure no per il futuro?
—“Non sono preoccupato perché si tratta di un fondo importante. L’unica cosa è che i club gestiti dai fondi non sono come quelli in cui c’è un presidente. Banalmente non essendoci nessuno, in prima persona, diventa più complicato e di solito si guarda più al bilancio e meno ai sogni. È una strategia che si allontana molto dalla vecchia presidenza Moratti, anche se, purtroppo, di Moratti non ce ne sono più. A me Zhang non è mai dispiaciuto, perché ha mostrato grande attaccamento a questi colori. Penso che sia da ringraziare e adesso speriamo di iniziare una nuova era vincente con Oaktree”.
Ti aspetti che inseriscano nuove figure o investitori in società?
—“Quello prettamente economico non è il mio campo, sto leggendo però in giro tante notizie. Mi fido di Oaktree perché le loro prime parole sono state importanti. Hanno dimostrato di tenere a questa squadra e penso che vogliano dare continuità dal punto di vista sportivo. Magari vorranno inserire anche un presidente che sia presente e mi viene in mente una figura, come potrebbe essere quella di Zanetti. Sarebbe bellissimo”.
Torniamo al campo, con la vittoria dello scudetto, Inzaghi può essere finalmente annoverato tra i top allenatori?
—“Gli mancava solamente la vittoria dello scudetto e ci è riuscito. Nell’aria c’era ancora un po’ il rammarico per lo scudetto che si poteva vincere al primo anno e che poi è andato al Milan, ma adesso il mister si è rifatto con gli interessi. Supercoppa, Coppa Italia, finale di Champions e adesso il tricolore, cosa gli si può chiedere di più? Mancherebbe soltanto la Champions per poter entrare definitivamente nella storia, ma a prescindere da questo penso che sia in assoluto uno dei migliori. Io non lo cambierei con nessuno”.
(Tag24.it)
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