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Un 'Pazzo' di nome per un pazzo di fatto. Quando é arrivata la notizia di un possibilissimo scambio Pazzini-Cassano, tanti avevano storto il naso: "Un giocatore come lui in un ambiente come quello dell'Inter sarà una bomba", hanno pensato in molti e già si erano sfregati le mani pronti a scoprire quale sarebbe stata la nuova cassanata da raccontare ai posteri.
Da allora sono passati più di due mesi e per adesso non si è sentito nessuno scoppio. Nessun colpo di testa, solo di talento. FantAntonio in nerazzurro ha lavorato sul campo per ritrovare la forma, ha segnato e fatto assist conquistandosi la stima dei compagni come ad esempio Coutinho, proprio lui che ci ha rimesso il posto fisso tra i titolari: "E' un bene per l'Inter che sia arrivato", ha detto ai microfoni di Sky il brasiliano.
L'italiano ha sopreso un po' tutti, forse anche se stesso. Non è bastato per conquistare la maglia della Nazionale, ma non ha ancora perso la speranza: "Vorrei fare un Mondiale, io sono l'uomo degli Europei. Se Prandelli mi convocherà sarò felice, altrimenti andrò in vacanza...", è il suo semplicissimo punto di vista.
Alla Pinetina (leggenda vuole che il clan argentino sia pronto a sparargli addosso con una carabina caricata a pallettoni di asado al primo passo falso) adesso, a vedere il suo entusiasmo, sorridono pure gli alberi. Da capitan Zanetti fino a Nagatomo, il feeling con lo spogliatoio nerazzurro sembra esserci eccome.
E' ancora presto per dire se tutto andrà come gli interisti sperano. Intanto mister Stramaccioni gli fa i complimenti, ma esalta sempre il gruppo perché è quello che conta e Antonio lo ha capito già nel giorno della firma, così come ha capito anche di trovarsi in una famiglia.
La sua presto si ingrandirà: Carolina - la donna che gli ha cambiato la vita - è in attesa e lui sarà padre per la seconda volta. Il presidente Moratti sembra aver intravisto una certa maturazione e lo ha definito 'saggio'. "Aveva un debole per me sin dai tempi di Mancini, mi ha sempre voluto qui, ma era giusto non prendermi allora perché ero uno scatenato", ha raccontato il barese nel giorno della sua presentazione. "All'Inter mi fanno stare bene - ha aggiunto poi - e per fare bene mi devo sentire a casa. Io sono un tipo particolare".
Un po' matto si sa, che però pare abbia deciso di correre sulla strada giusta. Quella del destino...
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