Non poteva mancare a Ryad il presidente dell'Inter Steven Zhang. Il numero uno del club nerazzurro segue da vicino la squadra per il derby col Milan che vale un trofeo. A dimostrazione che è molto legato all'Inter e che non ha intenzione di mollare.
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Inter, sono quattro i comandamenti di Zhang. E in Arabia cerca nuovi partner
"Quattro sono da sempre le linee guida che ha imposto all’Inter tutta, dai dirigenti all’ultimo dei dipendenti. La prima, la sostenibilità economica. Zhang ha chiesto all’Inter l’autofinanziamento, la necessità di badare con attenzione ai numeri, all’equilibrio tra costi e ricavi. Perché lo impone il momento storico, al netto del fair play Uefa. E perché non è più tempo di investimenti larghi, quelli che – per dire – portarono alla sua prima vittoria, lo scudetto. Secondo comandamento: competitività. L’ha ripetuto nell’ultima assemblea dei soci di inizio novembre: Zhang non deroga alla voglia di mantenere un’Inter ad alti livelli, che sappia competere per lo scudetto e risultare protagonista in Europa. In questo, il compito grava soprattutto sulle spalle della dirigenza, chiamata a ballare tra le necessità finanziarie e quelle sportive.
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Terzo punto: l’identità. Non c’è discorso fatto ai dipendenti – l’ultimo durante la cena di Natale – che non richiami alla storia dell’Inter. E i trofei sono il capitolo più visibile della storia, quella che rende scorrevole il romanzo. Ultimo punto del poker: la visibilità. La Champions, con l’obiettivo quarti contro il Porto da centrare. Ora Riad. Il dialogo continuo con gli sponsor, alcuni dei quali oggi saranno ricevuti di persona in Arabia Saudita. Il tutto propedeutico, magari, alla ricerca di un partner societario. Zhang ha voglia di vivere a lungo l’Inter", spiega La Gazzetta dello Sport.
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