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Dopo il temporale in quel di Bergamo, ora in casa Inter sembra essere tornato il sereno. E lo confermano gli abbracci post-Shakhtar, quando tutta la dirigenza ha voluto omaggiare Antonio Conte per il cammino svolto sin qui in Europa League. Sembrava impossibile, ma oggi lo scenario più probabile è quello di una riconciliazione tra le parti, come si legge sul Corriere dello Sport.
"Il club nerazzurro, tanto per cominciare, faticherebbe non poco a sostenere un esonero che alle casse di viale della Liberazione costerebbe tra i 55 e i 60 milioni di euro, tutti da accantonare nel bilancio 2020/21. Inoltre, dal punto di vista tecnico, il lavoro svolto da Conte è innegabile. La squadra ha avuto una crescita importante e significativa. Separarsi comporterebbe il rischio di ricominciare tutto daccapo o quasi. Neanche per il tecnico sarebbe così vantaggioso abbandonare il progetto. Peraltro, al momento, Conte non avrebbe nemmeno in mano un’alternativa, vale a dire un’altra squadra da cui ripartire.
Ad ogni modo, se gli interessi reciproci spingono verso la pace, come premesso, occorre trovare un punto d’incontro tra esigenze e pretese di entrambe le parti. Secondo ciò che filtra da ambienti vicini al tecnico, infatti, il diretto interessato non si sarebbe affatto pentito delle esternazioni di Bergamo. Non ha cambiato idea ed è pronto a trasmettere le sue considerazioni anche a Zhang jr.
Ed è ovvio che, se lo farà dopo aver portato un nuovo trofeo nella bacheca nerazzurra, avrà ancora più forza nel presentare le sue richieste, di mercato e non solo. Attenzione, però, perché Conte non troverà un terreno così morbido sul fronte opposto. Non verrà meno la fermezza nel ribadire come certi atteggiamenti non saranno più tollerati. Su questo Zhang padre e figlio sono allineati e intransigenti. Ogni questione dovrà essere risolta internamente, evitando sfoghi pubblici, per di più con accuse dirette alla dirigenza o al club nel suo complesso", si legge.
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