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Zhang e Marotta chiari: l’Inter deve competere con le big. No ultimatum, ma una cosa preoccupa

La dirigenza dell'Inter si è confrontata con Spalletti

Andrea Della Sala

Momento delicato in casa Inter. Dopo l'eliminazione con la Lazio, la squadra nerazzurra deve affrontare il Bologna e vincere per rialzare subito la testa e per dare un segnale forte. Terzo posto ed Europa League questo è quello che rimane da giocare alla truppa nerazzurra.

"Il presidente Steven Zhang e l’a.d. per la parte sportiva Beppe Marotta sono stati chiari nelle ultime settimane: l’Inter deve tornare a competere con le big, vincere un trofeo in questa stagione è importante. L’eliminazione all’ultima giornata dei gironi in Champions è stata metabolizzata, il 14 comincia l’Europa League (a Vienna contro il Rapid) e sarà comunque fondamentale fare strada, ma è soprattutto il pass per la Champions 2019/2020 che potrebbe ancora garantire un futuro nerazzurro a Spalletti. Intanto, però, quello che preoccupa di più la società è la crisi del gioco. Le prestazioni con Sassuolo, Torino e Lazio non sono piaciute, l’incapacità di trovare il gol su azione è preoccupante. Giovedì sera, nella pancia di San Siro, la dirigenza si è confrontata con Spalletti. Una chiacchierata serena alla fine di una serata cominciata male, che poteva anche finire diversamente ma che poi ha portato all’eliminazione. Niente ultimatum o roba del genere. L’Inter ha deciso di proteggere allenatore e giocatori, convinta che ripartire sia possibile. La squadra è questa, al netto di infortuni, squalifiche e prevedibili cali di forma; il mercato ha indebolito la testa di qualche nerazzurro, ora da rivitalizzare; solo in caso di prolungamento della crisi con uscita dalla zona Champions, si penserebbe a cambiare panchina in corsa. Per questo il Bologna, domani dentro un San Siro finalmente a pieno regime (tornerà la Curva Nord), sarà un test fondamentale. Anche per scacciare le nubi dai pensieri di Spalletti, che sa di avere ancora in mano il suo futuro ma ha sofferto gli ultimi giorni di mercato. Subito dopo la Lazio ha parlato di «tensione» creata da chi ha rivelato che Perisic voleva andare via (quindi Marotta), poi ha un po’ addolcito i toni. Forse capendo che adesso è meglio remare tutti nella stessa direzione", riporta La Gazzetta dello Sport.

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