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Il fatto che il sesto posto del Milan sia distante solo 3 punti e quindi l'Europa League alla portata conta solo relativamente. L'Inter, infatti, a 4 giornate dalla fine del torneo, dà l'impressione di essere una squadra azzerata soprattutto nella testa. Quello che aveva, a fatica, costruito Pioli non si scorge più. E la prospettiva, a questo punto, sembra essere l'ennesima ricostruzione, a prescindere dal risultato finale. Ovvio, non è ancora arrivato il momento per dare verdetti, ma è chiaro che le valutazioni sono in atto da tempo e non possono non tenere conto della situazione attuale. Il paradosso, infatti, è che alla fine l'Inter ha perso per quel tocco senza senso di Nagatomo. Ma la verità è che, seppur colossale, quell'episodio non può cancellare tutto il resto che si è visto in campo. Ne è stato spettatore anche Jindong Zhang, che, ieri sera, non ha potuto ripartire contento per la Cina. Tanto più che nemmeno la mattina trascorsa alla Pinetina, con annessa riunione con tutta l'area sportiva (mercato e Oriali tra gli argomenti), è riuscita a dare la scossa alla squadra.
(Corriere dello Sport)
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