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"Se l’amministratore delegato non ha avuto ragione in tutto, almeno l’ha avuta in parte. E infatti il sentimento di Zhang dopo la partita è un mix di rimpianto e di soddisfazione, seppur relativa, per aver costruito una creatura in grado di combattere fino all’ultimo secondo dell’ultimo atto. La soddisfazione però arriva dopo. Giusto al termine della serata, certamente solo dopo aver visto il City alzare la coppa. Chi era vicino al presidente l’ha descritto letteralmente distrutto, deluso, quasi inconsolabile al pari dei giocatori a bordo campo. Zhang quasi in lacrime, seppur il pianto non sembri appartenergli. Zhang che non riesce ad eguagliare Angelo e Massimo Moratti. Ma che forse da ieri ha acquisito ancor più credibilità a livello internazionale".
"La partita di ieri ha dimostrato che il modello Inter funziona. Non si cambia, si avanti in questa direzione: sostenibilità, capacità di scegliere giocatori funzionali eppure già pronti, magari pagando di più gli ingaggi ma risparmiando sui cartellini. Così si arriva fino in fondo, così si paga il gap di esperienza pure contro club più abituati, se non a vincere come il City, quantomeno a navigare nelle acque profonde della Champions. E’ la linea condivisa da Zhang con il suo management, con il quale il presidente ha voluto comunque condividere la gioia di essere arrivati fino a Istanbul. Zhang ha incassato i complimenti di tutti, a fine partita. Non cancellano la delusione, ma fanno capire molto", precisa il quotidiano.
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