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Nella lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Steven Zhang ha parlato anche della scelta di affidare la guida dell'Inter a Beppe Marotta e delle linee guida del calciomercato.
"Spesso le aziende straniere quando vanno all’estero fanno l’errore di non capire com’è la cultura del Paese. Se pensi di dominare il mercato senza conoscerlo, rischi solo di essere arrogante. Sei o sette anni fa quando arrivai in Italia fu Urbano Cairo a darmi il primo consiglio: se vuoi vincere hai bisogno di qualcuno che conosca bene il nostro calcio e come funziona un club. E poi mi fece il nome adatto: Beppe Marotta. Se vuoi stare in un Paese devi anche saperti adattare a quel Paese. Io ho bisogno di manager italiani"
Il calcio è un’azienda particolare: richiede managerialità ma anche passione. Quanto è importante trovare il giusto equilibrio? E la passione crescente per l’Inter l’ha portata a qualche scelta poco razionale?
"É un rischio che corro durante il calcio mercato quando voglio comprare subito i calciatori migliori e non guardo il budget o il bilancio. Sì, a volte accade che la passione travolga la parte razionale, quando si fanno acquisti o si decide di non cedere... Spesso chiedo al nostro ds Ausilio: 'Piero,non è che stiamo facendo un errore?' Il dialogo con i miei dirigenti è fondamentale per cercare quel famoso equilibrio tra razionalità e passione".
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