Acquisti possibili solo a fronte di precedenti cessioni: l'arrivo imminente di Buchanam non sfugge a questa regola
L'arrivo ormai imminente di Tajon Buchanam non sfugge alla regola presente in casa Inter da diversi anni: ogni acquisto deve passare da una precedente cessione. Se l'esterno canadese è in procinto di trasferirsi a Milano a titolo definitivo, questo è grazie alle entrate della scorsa estate, con il conseguente attivo di bilancio.
La strategia della famiglia Zhang, come ricorda Tuttosport, non è cambiata e non cambierà nell'immediato futuro: "Avanti con la "legge" dello zero o del più e chissà per quanto tempo ancora sarà così. Il mercato dell'Inter, nonostante l'acquisto a titolo definitivo di Tajon Buchanan non cambia. Al di là delle diatribe dialettiche di fine 2023 fra sponda interista e juventina su chi sia favorito per lo scudetto in base alle spese degli ultimi anni, ci sono linee guida e bilanci a spiegare come i dirigenti nerazzurri dall'estate 2020, dopo il colpaccio Hakimi (43 milioni a fine giugno), abbiano dovuto convivere col diktat di Nanchino: basta spese folli, il saldo fra acquisti e cessioni deve essere pari o superiore allo zero".
"Per far quadrare i conti, la dirigenza nerazzurra non può esimersi dal cedere e nell'ultima estate lo ha potuto fare con maggiore tranquillità temporale perché il cammino della squadra fino alla finale di Champions ha permesso di mettere a bilancio ricavi importanti dalla Uefa che hanno fatto slittare la necessità di iscrivere plusvalenze entro il 30 giugno (Onana e Brozovic sono stati ufficialmente ceduti dopo il primo luglio e faranno parte dell'esercizio '23-24).
Se, per esempio, il cammino europeo di quest'annata dovesse fermarsi agli ottavi contro l'Atletico Madrid, non è da escludere che il presidente Steven Zhang chieda ai suoi dirigenti di vendere un big entro fine giugno. Eventualità comunque da non scartare anche con un percorso europeo ancora importante perché il bilancio dell'Inter, chiuso con un passivo di 85 milioni il 30 giugno 2023, avrà bisogno comunque di essere ridotto sia per una questione banalmente economica, sia per il Fair Play Finanziario".