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Inzaghi, quanta scelta a centrocampo. Zielinski e Frattesi scalpitano, ci sarà una novità

Inzaghi, quanta scelta a centrocampo. Zielinski e Frattesi scalpitano, ci sarà una novità - immagine 1
Il tecnico dell'Inter può vantare un reparto di mezzo con alta qualità e con giocatori intercambiabili dovrà sfruttarlo al meglio
Andrea Della Sala Redattore 

Manca un braccetto mancino, poi l'Inter avrà due titolari per ruolo. Dovrà essere Inzaghi a gestire al meglio tutte le potenzialità della rosa e alternare in base a picchi e cali di forma le varie risorse a disposizione. Partendo da un gruppo di titolari che lo scorso anno ha stravinto lo scudetto.

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"Finora l’Inter di Inzaghi ha avuto la forma di un monolite, un blocco unico che nessun turnover poteva mai erodere. Pure il Simone IV inizia con la stessa fedeltà alla tradizione: la squadra indossa il solito abito, restano gli 11 titolari incisi nella pietra. Eppure qualche crepa nelle vecchie certezze si intravede, più di qualcuno bussa alla porta dell’allenatore per reclamare spazio: è possibile che la richiesta stavolta venga ascoltata, anche perché lo impone un’annata da pentola a pressione. E le carte nel mazzo di Inzaghi sono aumentate con gli arrivi a zero di Zielinski e Taremi, più l’aggiunta tattica di Martinez. Dal centrocampo all’attacco e perfino in porta ci si aspettano rotazioni profonde, mai viste prima in quest’era nerazzurra. Per evitare di spremere troppo i soliti noti, l’idea di partenza è aumentare il minutaggio degli “altri”. Il curioso caso dell’ultimo Frattesi, decisivo per la stella con 6 gol segnati in A ma con appena 6 partite giocate dall’inizio, di cui tre a scudetto già vinto, non dovrebbe più ripetersi", spiega La Gazzetta dello Sport.


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"Scalpita l’azzurro dopo un anno felice, ma di purgatorio. E scalpita pure il collega polacco che ha appena preso casa sul lago di Como, non lontano da Appiano. Con Frattesi e Zielinski, che si sovrappongono a Barella e Mkhitaryan, la batteria delle mezzali ha una potenza di fuoco da grande d’Europa. L’esperienza dice che a Nicolò servirebbe respirare di più e pure il patto col diavolo dell’armeno prima o poi vacillerà: Micki non dà alcun segno di cedimento, ma compirà pur sempre 36 anni a gennaio. Da qui la decisione ponderata dallo staff di cambiare ogni tanto i dosaggi anche in mezzo, almeno rispetto al 2023-24, quando l’apporto dalla panchina del misterioso Davy Klaassen era stato tra il tenue e l’impercettibile. Con l’arrivo di Zielinski al posto dell’olandese lo scatto in avanti è evidente, anche Frattesi ha tutt’altro status dopo il primo anno di apprendistato nerazzurro", sottolinea Gazzetta.

 

 

 

 

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