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AUSILIO: “SIAMO INFERIORI SOLO ALLA JUVE. COPPA ITALIA? TUTTO POSSIBILE. CI VUOLE DIGNITA’ “

Al termine della sfida tra Juventus e Inter ha parlato il direttore sportivo dei nerazzurri Piero Ausilio alla Domenica Sportiva: – Più preoccupato da distanza terzo posto o dalla vicinanza del Milan? Non guardiamo ne avanti ne dietro. Ora...

Andrea Della Sala

Al termine della sfida tra Juventus e Inter ha parlato il direttore sportivo dei nerazzurri Piero Ausilio alla Domenica Sportiva:

- Più preoccupato da distanza terzo posto o dalla vicinanza del Milan?

Non guardiamo ne avanti ne dietro. Ora Palermo e Bologna poi vedremo. Dobbiamo recuperare dignità e identità, quello che non va bene è quando vedi in campo poca cattiveria e poco carattere.

- Che effetto fa vedere in panchina Perisic, Jovetic ed Eder?

Noi abbiamo lavorato per avere squadra di qualità. Se ci sono giocatori di questo livello in panchina, vuol dire che ce ne sono altri in campo. C'è poco meno rispetto alla Juve, non siamo inferiori a Fiorentina, Roma, Napoli e Milan.

- Aspetto caratteriale?

Si ripetono episodi negli ultimi minuti, rientrare in campo oggi al secondo tempo e regalare gol. Sono problemi di concentrazione e attenzione e di cura del particolare, non di modulo tattico. Gol regalato a Bonucci, pensavamo che la partita fosse finita.

- Messaggio in vista di ritorno di Coppa Italia?

Siamo l'Inter. Anche se si parte dal 3-0 tutto è possibile. Non si va in campo pensando di avere già perso, cercheremo di fare l'impossibile. Dobbiamo dare tutto, solo così avremo la sensazione di fare tutto il possibile.

- Problemi con Mancini? 

Inter di Mancini al 6 gennaio era prima in classifica. Non siamo cambiati, serve esame di coscienza. Non molliamo, siamo venuti qua a cercare di fare risultato. Ci hanno perso tutti, è quasi normale qua. Punti persi con Sassuolo, Fiorentina, Verona pesano. Ora Coppa Italia e poi ancora campionato.

Qualcuno che dà meno di quanto dovrebbe?

Si va in campo e si cerca di dare sempre il massimo. Buon primo tempo, a parte i primi 10 minuti, male invece l'inizio del secondo tempo. Ci siamo trovati impreparati su una posizione semplice da gestire. Il secondo tempo andava giocato con spirito e personalità diversi.