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Prendete la gara di ieri, contro la Salernitana ultima in classifica: Simone non ha fatto riposare nessuno a parte i due esterni di centrocampo (Dumfries e Carlos Augusto hanno rimpiazzato Darmian e Dimarco); al centro della difesa De Vrij ha presto il posto di Acerbi perché quest’ultimo era malandato. Volete il turnover per capire quanto valgono le nostre riserve? Avete la curiosità di vedere Arnautovic e Sanchez, Frattesi e Klaassen? Ripassate più avanti, qui nessuno ha intenzione di rischiare niente: giocano sempre gli stessi perché funzionano a meraviglia. Non a caso la partita con la Salernitana è durata nemmeno metà del primo tempo: al 19’ si era già 2-0, ora pensiamo all’Atletico. Può una squadra così squagliarsi da un momento all’altro? Mah.
Inzaghi ha in testa un obiettivo: il ventesimo scudetto. Proverà ovviamente a fare benissimo anche in Champions, ma niente può distogliere la sua attenzione dalla seconda stella. Un po’ come accaduto nella scorsa stagione – torniamo lì – al Napoli: non ha mai risparmiato energie e contrasti in Serie A, così s’è trovato ai quarti di Coppa con qualche infortunato di troppo e i giocatori stanchi. Ed è finito fuori dall’Europa. Ma ha dominato il campionato, 33 anni dopo l’ultima volta.
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