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Capi di Stato, ospiti illustri, astronauti. Non è il Giubileo, ma l’ultima di Recoba

Fabrizio Longo

Giornata memorabile quella dell’addio al calcio di Alvaro Recoba. Come riportato da Tuttosport, si sono susseguite 4 ore di festa in uno stadio strapieno con fuochi artificiali, mascotte, striscioni, uno show aereo, l’atterraggio di un...

Giornata memorabile quella dell'addio al calcio di Alvaro Recoba. Come riportato da Tuttosport, si sono susseguite 4 ore di festa in uno stadio strapieno con fuochi artificiali, mascotte, striscioni, uno show aereo, l'atterraggio di un astronauta sul terreno di gioco, la presenza del Presidente della Repubblica e di alcuni grandi ex del calcio mondiale. Tutto questo è andato in scena durante la partita di addio al calcio di Alvaro Recoba che ha lasciato esattamente nel giorno del suo 40° compleanno (nella notte tra giovedì e venerdì ora italiana) salutato dal Capo dello Stato uruguaiano Tabarè Vàzquez. I 26.000 del Gran Parque Central di Montevideo, sulle gradinate fino a mezzanotte, hanno applaudito gli ultimi colpi dell'ex di Inter, Venezia e Torino, in gol su calcio di rigore (in rete anche il figlio Jeremias tra la commozione generale) nella sfida tra Amici del Chino e stelle del Nacional di Montevideo, ultima squadra del fantasista idolo incontrastato di Massimo Moratti. Hanno risposto all'appello gli ex compagni nerazzurri Zanetti, Zamorano e Toldo. In campo Ruben Sosa, Oscar Ruggeri, Riquelme, D'Alessandro, Chevanton, la meteora rossonera Viudez e Valderrama. Commosso Recoba: «Mi avete dato molto più di quanto mi aspettassi», ha detto rivolto ai tifosi. Ha voluto partecipare con un messaggio a distanza il connazionale Luis Suarez: «Grazie per avermi fatto divertire tanto - ha scritto l'attaccante del Barcellona - sei stato uno dei miei idoli quando ero bambino».