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Nel corso dell'analisi su Mauro Icardi e il suo futuro, il Corriere dello Sport precisa un aspetto sullo spogliatoio dell'Inter: "Persino lo spogliatoio, sul quale si è romanzato molto, come fosse una sorta di parlamentino diviso in correnti e per il quale si immaginano leader pronti ad azzannarsi e a difendere valori etnici o interessi di consorterie, è meno compromesso di quello che si crede. Non è un terreno di battaglia da pacificare. Chi sa di calcio è ben consapevole che non ci sono contrapposizioni tali da essere perpetuate oltre un lasso di tempo stabilito dal buon senso. I clan non esistono: emergono invece la buona volontà, il rispetto, le buone abitudini, l’educazione, l’equilibrio e la capacità di capire quanto convenga a tutti che le cose corrano verso una soluzione che rompa il clima elettrico da un certo punto in poi alimentato ogni oltre ragione sia da apprendisti stregoni che da vecchi e cattivi maestri".
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