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Decreto Dignità, Abodi: “Si può ripensarlo, differenziare scommesse sportive da gioco d’azzardo”

Gianni Pampinella Redattore 
Le dichiarazioni del ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, nel Question Time alla Commissione Cultura della Camera

"Credo che il decreto dignità che vieta tout court la comunicazione diretta delle scommesse abbia bisogno di approfondimento e di una rivisitazione, perché ripensato può aiutare anche nel contrasto dei fenomeni ludopatici". Così il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, nel Question Time alla Commissione Cultura della Camera. "Il tema della ludopatia - ha aggiunto - si contrasta anche attraverso il gioco regolamentato".

"Lavorerò affinché ci siano anche ulteriori differenze tra giochi d'azzardo e scommesse sportive, perché meritano di essere affrontate diversamente come succede in altri paesi in Europa". E poi ancora: "Da parte mia, inoltre, rinnovo l'impegno in un confronto con l'Agcom per delineare un quadro normativo più complessivo da inserire nel processo di riforma del sistema dei giochi e delle scommesse che avrà il suo epilogo in un terzo decreto che abbraccerà sia la dimensione fisica che quella online delle scommesse". Secondo Abodi c'è poi un fattore sul quale c'è ampio margine di miglioramento.

"Ed è nelle campagne contro le dipendenze - ha spiegato il ministro -. Lì in collaborazione con le Regioni possiamo fare delle campagne comuni". Abodi ha infine concluso dicendo che continuerà a lavorare anche sul diritto alla scommessa "riconoscendo la distribuzione dei proventi anche agli organizzatori degli eventi sportivi".