Inter, pressione alta e chiusura delle linee di passaggio. Mkhitaryan l’ago della bilancia

Mancano ancora tanti nazionali all'appello, ma nella testa di Inzaghi già da giorni ci sono le mosse per cercare di dare scacco matto al Milan. Il tecnico ha analizzato la squadra di Pioli e sa dove può andare a colpire, col rientro dei giocatori inizierà nel dettaglio la preparazione del derby.

"Di sicuro, ci sono due fattori che non devono mancare per puntare allo scacco al Diavolo: pressione alta, per togliere soluzioni e linee di passaggio ai palleggiatori rossoneri, e la ricerca del lato debole con continui cambi di gioco, per sfruttare la superiorità numerica sulle fasce. Il primo punto è quello chiave in fase di non possesso: il Milan non ha un vero regista, uno abituato a palleggiare sotto pressione. Krunic è più un equilibratore, un ultimo argine a protezione della difesa", analizza La Gazzetta dello Sport.

"Indirizzare il primo palleggio su di lui e poi aggredirlo con una mezzala (Barella o Mkhitaryan, con l’armeno più portato a questo lavoro tra le linee anche in fase di possesso palla) e alzare gli esterni a ridosso dei terzini rossoneri per evitare lo scarico semplice, costringerebbe il Milan a forzare la giocata e a rischiare di più. Rubare palla a trenta metri dalla porta diventa la missione, per ribaltare velocemente l’azione e trovare più spazi in profondità e uno contro uno con i centrali. Facile a dirsi, meno magari a realizzarlo. Ma Micki è uno specialista della pressione alta e dell’inserimento senza palla: l’armeno potrebbe essere l’ago della bilancia della sfida, proprio come nel primo euroderby di semifinale della scorsa Champions. Funzionale e letale, così è diventato un intoccabile per Inzaghi", aggiunge il quotidiano.

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