"La festa di piazza infatti impazzava da ore, ma si è riaccesa quando il mancino biondo è apparso sulla terrazza dello stesso locale che ospiterà la squadra domenica prossima. Al suo fianco c’erano anche Lautaro, Barella e Pavard, mentre Calhanoglu e Dumfries - che erano stati tra gli ultimi a lasciare lo Sheraton - sono comparsi in Duomo dopo le 4. Tifosi in delirio, visto che per gli immancabili cori il turco e l’olandese sono rimasti per strada, abbracciati dalla folla. Da segnalare che uno scatenato Barella, con tanto di megafono, ha bloccato i cori contro Theo Hernandez per intonare quello dedicato allo stesso Dumfries, che con il milanista aveva dato vita in campo a un duello da far west, terminato con la doppia espulsione".
"Nelle ora precedenti, la festa popolare impazzava ormai da ore. Un’invasione pacifica delle piazze del centro - paralizzate anche Cadorna e Cairoli - raggiunte con ogni tipo di mezzo malgrado la pioggia: auto, motorini, bici, monopattini, carrelli della spesa e pure cinque trattori che hanno bloccato la via d’accesso al Duomo per regalare una visuale unica grazie all’altezza dell’abitacolo. Qualcuno ha approfittato dell’apertura notturna del vicino Inter store per acquistare le prime maglie con la doppia stella. Fumogeni, fuochi d’artificio, balli e gli immancabili cori. Qualcuno di sfottò ai milanisti - Pioli, Theo e Leao i più bersagliati -, ma la maggioranza per rendere omaggio ai propri beniamini. Tra i canti ad personam, vince Calha. Ma è il gruppo che ha fatto la differenza, quindi vanno soprattutto gli inni alla squadra. Da «Eh, per la gente che...» a «Io giro l’Italia per te...», l’interismo non ha confini", scrive il quotidiano.
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