Feltri: “Inter più forte della Juve. Lautaro un fenomeno. Scamacca? Atalanta ideale per lui”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Vittorio Feltri direttore del Giornale e grande tifoso dell'Atalanta ha parlato della sfida di domani sera contro l'Inter:

Feltri, ormai Milano è la sua città. Sente un conflitto d’interessi?

«Negli ultimi 50 anni sono diventato milanese, ma rimango un bergamasco che fin da bambino ha sventolato la bandiera della Dea. Giocare contro l’Inter però adesso è molto pericoloso, sono fortissimi. Eppure se c’è una squadra che non ha mai paura di nessuno, quella è l’Atalanta».

Domani si sfidano la squadra che in casa vola senza subire gol e quella che in trasferta le ha vinte tutte, a sua volta con la porta inviolata.

«Il risultato più logico sembra essere un pareggio per 0-0, ma mi pare impossibile che due squadre con quegli attacchi non facciano succedere qualcosa».

Da quando è arrivato Gasperini, l’Atalanta è in zona Europa ma il mantra rimane fare i 40 punti per la salvezza.

«La svolta l’ha data proprio Gasp, che ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore capace di sfruttare al meglio tutte le risorse a disposizione. Anche quest’anno non siamo poi così lontani dalle prime. Però l’Inter è l’Inter, gioca bene ed ha giocatori fortissimi».

La Dea però ha giocato come minimo alla pari anche con la Juve. E senza quel miracolo di Szczesny su Muriel...

«Non mi ci faccia ripensare... Anche se credo che l’Inter sia più forte della Juve. É la favorita per lo scudetto».

In estate Scamacca ha preferito l’Atalanta all’Inter. Impensabile qualche anno fa.

«Si è reso conto che a Milano non avrebbe avuto il posto assicurato e credo non abbia voluto fare il passo più lungo della gamba. A Bergamo ha trovato l’ambiente ideale».

Nella scelta di Scamacca ha pesato anche Gasperini, cui qualcuno dà del duro ma che poi tira fuori il meglio da tutti.

«Se sei in una situazione di comando o ti comporti da duro o non combini niente. Ho diretto nove giornali e se fossi stato tenero sarei durato poco».

Atalanta-Inter può essere letta anche come Usa-Cina, visti gli azionisti?

«Non conosco le dinamiche interne, ma mi spiace che ci siano sempre meno italiani a capo dei nostri club».

Come finisce domani?

«Non faccio più pronostici, li sbaglio sempre. Ma ci arrivano entrambe in grande forma».

Ci dica almeno chi toglierebbe all’Inter.

«Lautaro, un fenomeno. Mi piace come gioca, sembra seguire i ritmi di Wagner. Un’intensità irresistibile».

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