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Fonseca: “Il Napoli sta andando fortissimo. Caso Dzeko alla Roma? Non voglio parlarne”

Andrea Della Sala

Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex tecnico della Roma Daniel Fonseca ha parlato della corsa scudetto e dell'attaccante dell'Inter

Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex tecnico della Roma Daniel Fonseca ha parlato della corsa scudetto e dell'attaccante dell'Inter

«Il Napoli sta andando fortissimo. Sia in Serie A che in Champions. È la dimostrazione di una strategia intelligente. Si può vendere giocatori importanti e migliorare. Non sempre i club lo capiscono».

Il Napoli vincerà lo scudetto?

«Per quanto si è visto finora, mi pare una seria candidata».

A proposito di Mondiale, che idea si è fatto?

«Non ho potuto guardare tutte le partite, come avrei desiderato, però ho visto un grande equilibrio. E l’Argentina a conti fatti ha meritato di vincerlo».

Fonseca come si sarebbe comportato?

«Non lo so. Ma tendo a supportare le idee degli altri allenatori, soprattutto se guidano il Portogallo. Leao, il miglior giocatore della Serie A, stava in panchina: c’erano tanti giocatori forti nel gruppo. Era un problema di difficile gestione, davvero».

Mourinho sarà il vostro ct?

«Leggo che è una possibilità. Ma non ho informazioni dirette, non sento Mourinho dai giorni in cui ha firmato per la Roma».

E a proposito. Come mai anche Mourinho fatica a far decollare la Roma?

«Perché in Italia è dura. C’è molta concorrenza per l’alta classifica».

Questa Roma è più forte della sua?

«Non posso dire il contrario. Mi sembra evidente. Basta guardare gli investimenti che i Friedkin hanno stanziato sul mercato».

Dei suoi due anni a Trigoria quale bilancio ha fatto?

«Primo anno positivo. Chiudemmo quinti a 70 punti, che nella stagione precedente sarebbero bastati per la Champions. Valorizzammo tanti calciatori. Nel secondo anno, complicato anche per i problemi interni, siamo andati bene fino a febbraio e poi abbiamo pagato gli infortuni».

Tra i problemi interni, oltre al cambio di direttore sportivo, ci fu il caso Dzeko.

«Non ne voglio parlare, è tutto superato. Infatti è tornato a giocare e segnare anche con me. Gli auguro il meglio. Dico solo che Dzeko per la mia Roma era come Ronaldo oggi per il Portogallo, non era un campione semplice da gestire».