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Nel corso di Sky Sport 24 è intervenuto Alberto Forchielli, direttore di Mandarin Capital Partners, per parlare dell'ingresso in società nell'Inter del gruppo Suning:
"Perchè investire in Italia? Il mercato domestico non tira più come una volta e quindi hanno un eccesso di risparmio almeno 500 mln di dollari all’anno che avanzano. Una volta dicevano: “Che vengo a fare in Europa?” adesso non è più così e quindi vengono fuori questi investitori dalla Cina. I cinesi investono quando possono comprare e l’Italia è molto in vendita, questo è un dato di fatto. Sono molto opportunisti nell’investire, quando vedono difficoltà, problemi, al contrario di altri che si spaventano, loro si elettrizzano.
"Perchè l'Inter? I nostri marchi di calcio sono importanti per loro. Sono popolari, costano relativamente poco ed è facilissimo vedere in un ascensore cinese un ragazzino con una maglia dell’Inter. Fanno questo calcolo qui: “Compro l’Inter, ci attacco 50 mln di tifosi cinesi e ho giò fatto il bilancio. Con 50 milioni di tifosi in più si sbanca, soprattutto grazie al merchandising. Zhang ha fatto questo ragionamento con l’Inter. L’elite economica cinese ritiene che lui sia troppo ottimista ma è un uomo entusiasta, è un imprenditore che si è fatto in venti anni, non ha paura, è uno a cui piace tirare la palla avanti. In Cina quando decide il padrone non c’è verso che tenga. Zhang ha deciso di investire nell'Inter anche per una questione di prezzo. Se Berlusconi valuta un miliardo per il Milan, allora meglio spenderne meno per l’Inter. All’estero l’Inter è molto famosa soprattutto in Asia. Se ha influito Moratti in questo affare? Più che altro credo che sia stato il rapporto di Tronchetti Provera con l’Asia che è stato buono. Moratti non ha grandi rapporti, ci aveva provato anche prima con l’Inter ma aveva pasticciato. Tronchetti ha aperto un po’ la strada. Moratti ci provò tre anni fa mandando la gente in Cina ma fu un buco".
Quali sono i punti di forza di Suning?"I punti di forza di Suning sono questi: sono gruppo diversificato che però al centro ha una delle più grandi catene di elettrodomestici, un commercio dunque non alimentare. Genera un cash flow di circa 300 mln di euro all’anno. Con l’aumento di capitale ha tirato su 5 mld di euro. Ha soldi e deve reinvestire".
E i punti deboli?"Ce li hanno. Mr Suning ha un sacco di soldi, ha un mercato dei media, pensa di poter generare 676 mliardi di euro nel 2019, ha determinazione di quelle da imprenditore italiano anni 50. I punti di debolezza stanno nella struttura manageriale. E’ un uomo solo al comando. Non so quanto tempo possa dedicare all’Inter, non so da Nanchino come possa prendere decisioni, il calcio è un business che attira un sacco di gente, procuratori, agenti. Ho paura che possa essere lento nel prendere decisioni. I cinesi hanno questo entusiasmo che a volte rasenta superficialità. Hanno scarsa conoscenza del calcio, non sono cresciuti nel mondo del calcio. Non si fidano di chi è fuori dalla loro tribù, ma nella loro tribù non ci sono grandi esperti di calcio. Prima di beccarla giusta è possibile che facciano qualche errore".
E allora quali sono i rischi? "Rischiano una figuraccia tremenda, sono abituati a fare e perdere soldi ma se l’Inter non va lui farà una grande figuraccia. Sia a casa loro, visto come si è posto come l’eroe del paese, che in giro per il mondo. Le borse? Siccome lui ha tutto questo disegno bello ma in parte velleitario se le borse vedono che lui canna con l’Inter possono dargli una grossa batosta tutte le consociate quotate. La borsa potrebbe penalizzarlo. Cosa rischia l'Inter se va male? L’Inter rischia la catastrofe sportiva e non ho idea se questi signori hanno la minima sensibilità di quello che è il rapporto con i tifosi. E’ una cosa molto particolare, per viverla ci devi stare. Marchio? Se Suning fa bene portano anche il marchio a Shangai, lo quotano e diventa un club da 2 miliardi di euro, se va male possono fare danni perché poi i cinesi restano attaccati, non ammettono di aver sbagliato e continuano a sbagliare. E’ un rischio che ci può essere. L'Inter è una squadra difficile da riciclare e da vendere.
Le ripercussioni sul mercato? "Per comprare i giocatori ti devi fidare degli intermediari, i cinesi sono sospettosi. Devi comprare al momento giusto, devi decidere. Non credo che lui deleghi a qualcun altro di spendere 30 -40 mln di euro per un giocatore. Voglio vedere un po’ come va a finire questa campagna acquisti e poi valutiamo".
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