- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Gigi Garanzini, giornalista della Stampa, si è concentrato sull'utilizzo del Var nel nostro campionato, in particolar modo sulla giornata che si è appena conclusa. Il Var ha permesso all'arbitro di Inter-Spal di assegnare un rigore che non aveva visto. Secondo il giornalista ci sarebbero però alcuni dettagli da limare, nell'uso di questa tecnologia: "A San Siro cinque minuti per decidere che il fallo su Joao Mario era stato commesso in area e non fuori, come tutti,
allo stadio e non, avevamo visto a occhio nudo con la sola eccezione dell’arbitro Gavillucci. Cinque minuti sono tanti. A maggior ragione se, dopo venti secondi, arriva un replay inequivocabile che il tutor Mazzoleni, in cabina di Cassazione, tarda evidentemente a vedere. Alla fine il buon Gavillucci si fa la sua corsetta, prende atto e fischia
il rigore. Ma poi perché, a fine primo tempo, recupera 2 minuti anziché 5?
(La Stampa)
© RIPRODUZIONE RISERVATA