Quello contro la Sampdoria, scrive Il Giorno, è stato lo stop più difficile da digerire per Stefano Pioli. Dopo l'eliminazione l'Inter aveva ancora un grande obiettivo: il terzo posto in campionato. Secondo il quotidiano la posizione di Pioli si fa più complicata e "più dei risultati potrà fare per la conferma del tecnico l’eventuale mancanza di alternative."
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Il Giorno – Pioli, forse l’Europa non basta. Suning insiste: per la panchina vuole…
Lo stop contro la Sampdoria costringe l'Inter e Suning ad una riflessione circa la panchina e Stefano Pioli
La panchina, Pioli e le ambizioni di Suning -Suning vuole un allenatore di «curriculum », il Conte (prima scelta) o Simeone di turno in grado di dare alla squadra la scossa necessaria quando si manifestano delle difficoltà o quando la palla scotta un po’ di più. E’ evidente che con un palcoscenico come l’Europa League è più difficile convincere chi ha possibilità di giocarsi la Champions, a Londra o Madrid. L’Inter ha intenzione di sondare, a fine stagione, la disponibilità di entrambi, ma sa che potrebbe ricevere una risposta negativa. Questo nonostante sia stato preparato fin da ora un mercato di grande spessore, con un budget attorno ai 150-200 milioni e interventi in tutti e tre i principali reparti. L’aspetto principale con cui si proverà a convincere il prossimo obiettivo per la panchina è proprio questo: la disponibilità a spendere. Se non dovesse funzionare, la dirigenza si terrebbe Pioli, cui riconosce la bontà del lavoro sebbene inficiata dalle ultime due uscite.
Eventualità minori -L’altra eventualità che potrebbe costare la panchina all’attuale tecnico, oltre alla disponibilità di uno dei due colleghi di cui sopra, è un tracollo nelle prossime otto partite. Dovesse arrivare un posizionamento finale da preliminari di Europa League o addirittura da esclusione dalle coppe, l’addio sarebbe pressoché automatico. A quel punto le candidature potrebbero essere le più disparate. In Italia è libero Cesare Prandelli, ex commissario tecnico
della nazionale passato da due brutte avventure con Galatasaray e Valencia, ma le sue quotazioni sono oggi in forte ribasso. Durante il ‘casting’ di ottobre era stato ascoltato anche Marcelino, ex allenatore del Villarreal ancora senza panchina, mentre l’ipotesi Zenga piacerebbe molto
alla ‘piazza’ ma no ha mai trovato grande presa nella dirigenza.
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