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Inter, eccoti Rafinha. Duttilità, qualità e motivazione: perché può far svoltare Spalletti

Andrea Della Sala

Il tecnico nerazzurro si gode il brasiliano, nella speranza che aiuti l'Inter nel suo obiettivo

Il mercato invernale dell'Inter non è andato come tutti i tifosi si aspettavano. Non sono arrivati grandi nomi, non è arrivato un esterno, non è arrivato un centrocampista in grado di giocare davanti alla difesa, però Ausilio e Sabatini potrebbero essere comunque promossi per aver portato in Italia un ragazzo che, già in queste prime uscite, sta dimostrando tutto il suo valore: Rafinha. Un piccolo assaggio contro la Spal, 26' con il Crotone, 32' con il Bologna sono bastati per capire che il brasiliano può essere la spinta per l'Inter di Spalletti, può essere quel tassello che mancava in grado di dare la svolta in un momento buio. Lontano dal campo per parecchi mesi, Rafinha sta ritrovando il ritmo e il tecnico nerazzurro lo sta tirando a lucido per la parte decisiva della stagione. I tifosi, l'Inter e lo stesso Spalletti puntano tanto sull'ex Barcellona e c'è più di un motivo per essere ottimisti.

CANTERA - Rafinha è un giocatore formatosi nella cantera del Barcellona e in campo, questo suo percorso di crescita, si nota subito. Il modo in cui tratta il pallone, la confidenza che ha nel muovere palla sono dei marchi di fabbrica della metodologia blaugrana. E' un calciatore che dà del tu alla palla e nelle sue movenze si rivedono quei 6 anni passati nella cantera del Barça. Il brasiliano ha qualità da vendere, ha grande tecnica e sa giocare nello stretto; una dote fondamentale per l'idea di calcio di Spalletti. Il tecnico sa che, quando Rafinha sarà al top, sarà difficile levargli una maglia da titolare, perché nessuno in rosa ha le sue caratteristiche, nessuno ha quella tecnica e quella facilità nel gestire il pallone che può risultare decisiva, soprattutto in quelle partite dove si affrontano squadre chiuse alle quali è difficile fare gol.

PALMARES - Rafinha sa cosa vuol dire vincere. Il palmares del brasiliano è di tutto rispetto: 2 campionati spagnoli, 4 coppe di Spagna, 2 supercoppe di Spagna, 1 Champions League, 1 Supercoppa Europea e 1 oro olimpico. Non avrà partecipato da protagonista assoluto in tutti questi trofei e qualcuno potrà obiettare che vincere con il Barcellona può essere 'facile', ma il fatto di assaporare la vittoria e di sapere cosa significa alzare un trofeo può risultare decisivo nella corsa alla Champions dell'Inter.

MOTIVAZIONE - Essere stato fuori parecchio tempo per un infortunio al menisco è sicuramente l'unico dubbio che si porta dietro Rafinha. Ma l'impatto che sta avendo nell'Inter il brasiliano è, probabilmente, dettato anche da questo. Fuori dal campo per mesi, ributtato nella mischia da Spalletti ha dimostrato di avere una determinazione e una freschezza che in questo momento mancavano all'Inter. Il brasiliano brilla di luce propria e non è stato intaccato dal grigiore dell'ultimo periodo dei nerazzurri e questa freschezza, questa determinazione possono essere una spinta per tutta la formazione, per tutto il gruppo che, dopo la vittoria con il Bologna, spera di essersi rilanciato in questo campionato.

DUTTILITA' - Ultima dote, peraltro forse più importante di tutte le altre, è sicuramente la duttilità. Rafinha è un giocatore intelligente e può ricoprire diversi ruoli: dall'esterno alto, al trequartista, all'interno di centrocampo. Inoltre, può garantire diverse soluzioni e diversi sistemi al tecnico Spalletti. Con Rafinha l'Inter può giocare 4-3-3, può passare al 4-3-1-2 e può continuare su quel modulo che fino a poco tempo fa ha dato tante soddisfazioni, il 4-2-3-1. Le premesse ci sono tutte, ora toccherà proprio a Rafinha dimostrare sul campo di dare un contributo importante alla causa interista, di aiutare la squadra a raggiungere l'obiettivo Champions e, di conseguenza, di meritarsi il riscatto di 35 milioni nella prossima sessione di mercato.