Inter, la risposta al grande interrogativo. Inzaghi ora ha un’arma ulteriore

C'eravamo lasciati dopo Juventus-Inter con un interrogativo in sospeso. Ci chiedevamo di che pasta fosse fatta l'Inter, sospesa tra la reazione rabbiosa dopo lo svantaggio subito a Torino e l'incapacità di completarla quella rimonta. Serviva un segnale al campionato, atteso invano sette giorni fa. E' arrivato nel turno successivo, altrettanto apprezzato. Insieme alla risposta all'interrogativo: questa squadra, parafrasando Sheakspare, è fatta della materia di cui sono fatti i sogni.

La cavalcata straordinaria, contro ogni pronstico, dell'ultima Champions League, pur negando la grande gioia, ha lasciato un'eredità importante. Consapevolezza, maturità, capacità di gestire un'ambizione forte come vincere lo scudetto della seconda stella. E' carburante che alimenta la grande speranza, che passa anche da prove di carattere come quella di ieri sera al Maradona. L'Inter è totalmente sicura dei propri mezzi e da oggi lo sanno bene anche le dirette concorrenti. Siamo soltanto all'inizio ovviamente, ma il tentativo di strappo inferto ieri alla stagione rimarrà impresso nelle teste di tutti. La strada è quella giusta.

Inzaghi torna a Milano con il petto gonfio d'orgoglio. La sua squadra ha saputo soffrire con intelligenza e attaccare con cinismo, in maniera perfettamente coerente con la missione che aveva in testa. Nonostante le insidie che non sono mancate, compresi i forfait a gara in corso di De Vrij e Dumfries. Sommer nei momenti di maggiore difficoltà ha stretto nei propri guantoni l'ambizione, trasferendo sicurezza a tutti i compagni. La risposta colpo su colpo ai campioni d'Italia ha aggiunto le ali dell'entusiasmo al charter che ha riportato i nerazzurri alla base. Dovrà ora essere bravo Inzaghi a sfruttarle con la giusta parsimonia.

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