Rivista Undici ha analizzato la sconfitta dell'Inter contro il Liverpool, rimarcando i tanti aspetti positivi messi in mostra dai nerazzurri nella prestazione ma concentrandosi su un elemento comune alle squadre di serie A nelle competizioni europee. Uno step che manca a Inter, Juventus e Milan. "La differenza che si è vista ieri sera tra Liverpool e Inter non è altro che una conseguenza, un riflesso, di ciò che è successo negli ultimi anni". In che cosa consiste questa differenza? "Le squadre di Serie A hanno disputato tre finali e sei semifinali tra Champions ed Europa League, senza vincerne nessuna; la stessa Inter neo Campione d’Italia ha dovuto cedere Lukaku e Hakimi, i migliori giocatori del suo organico, al Chelsea e al Psg. Il punto è proprio questo: in Serie A non manca la pura qualità, così come non fa difetto la capacità di individuare e reclutare il talento. Piuttosto manca la possibilità di trattenere e di integrare certi giocatori in progetti veramente a lungo termine. La stessa Juventus, negli ultimi cinque anni, ha dovuto cedere Pogba, Cancelo, Pjanic, Cristiano Ronaldo". E il futuro va cambiato al più presto, consapevoli che uscire a testa alta da determinati confronti deve essere prima di tutto uno stimolo a fare meglio. "Anche perché, nel frattempo, il Liverpool e tutti gli altri top club continueranno a crescere, ad aumentare il divario con noi, con gli altri, e allora è impossibile fermarsi. Correre o camminare a testa alta, dopotutto, è possibile solo per poche decine di metri. Dopo tocca guardare avanti: è l’unico modo per cercare di imboccare la strada giusta, quindi per poter provare ad arrivare primi".
FC Inter 1908
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(Rivista Undici)
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