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Si fa sempre più tesa la situazione tra l'Inter e Digitalbits. Constatati i mancati pagamenti da parte di quello che avrebbe dovuto essere il main sponsor per questa stagione, il club nerazzurro ha già provveduto a rimuovere il nome dell'azienda dai campi di Appiano Gentile e dalle divise da gioco delle formazioni giovanili e femminili. Libero analizza così la situazione. "I soldi non arrivano e il contratto non si può stracciare, né si vuole farlo. Per ora. L’unica cosa chiara della vicenda è il motivo per cui lo sponsor nerazzurro è sparito: il valore di XDB, la criptovaluta di Digitalbits, sta precipitando".
"L’accordo con l’Inter prevede un’ascesa: da sponsor di manica per 5 milioni a main partner in cambio di 23 milioni per la stagione imminente, 27 milioni per la successiva e 30 milioni per l’ultima del contratto quadriennale. Quando è arrivata la firma si è attivata la clausola che avrebbe declassato Socios.com, sponsor di maglia dello scorso anno, a partner secondario. Oltre al danno, quindi, si sta concretizzando la beffa visto che quest’ultimo si è dimostrato affidabile, versando ogni centesimo dovuto al club. Non solo Zytara non ha ancora versato la rata iniziale della somma prevista per quest’anno ma non ha presentato il progetto per integrarsi all’ecosistema digitale nerazzurro, peraltro appena ristrutturato. A queste condizioni è improbabile che si arrivi alla fine del contratto. Prima della rottura, le parti stanno lavorando per trovare una soluzione, anche se l’aria si fa ogni giorno più pesante".
"L’Inter si sta tutelando come può, evitando di farsi veicolo di pubblicità gratuita: ha oscurato i loghi dal sito, dai cartello- ni pubblicitari a bordocampo, dalle maglie della squadra femminile e della Primavera. Ha poi posticipato a settembre il lancio della seconda maglia per capire con Nike se c’è la possibilità di stamparle senza sponsor o, nel mentre, di risolvere il contenzioso. La prima maglia resta un problema: è impossibile risarcire chi l’ha già acquistata e riavviare produzione e distribuzione. La spesa sarebbe illogica".
"Forse non è un caso che Digitalbits non sia stata presenta- ta in pompa magna come marchio di riferimento quest’an- no. Il nuovo logo è comparso sulle maglie ma il club non ha comunicato nulla, né tantomeno cerimoniato il passaggio di consegne. Strano che la Roma lasci intendere di non avere problemi nonostante lo sponsor sia lo stesso. Di certo è più tranquilla perché l’incasso è meno della metà rispetto a quello dei nerazzurri".
(Libero)
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