Inzaghi, sempre stessa Inter ma spartito ogni volta diverso. Che sfida in mezzo al campo

Che sfida questa sera tra Inter e Atletico Madrid. Inzaghi e Simeone si conoscono bene, ma entrambi sanno cambiare la versione delle loro squadre a seconda del momento e a seconda dell'avversario.

"Inzaghi non cambia mai la disposizione dell’orchestra e i suoi interpreti (rientrano sulle fasce Darmian e Dimarco), ma lo spartito è sempre differente. La sua Inter, che ha rallentato solo a dicembre in coincidenza con il pareggio con la Real Sociedad che le è costato il secondo posto nel girone, arriva a questo appuntamento in condizioni perfette. Senza contare che in tutte le statistiche stagionali i nerazzurri sono migliori dell’Atletico (che ha perso 8 volte). Eppure nella sfida tra le squadre più «vecchie» tra (29 anni e mezzo di media), è difficile dire che l’Inter sia favorita contro un avversario che dieci anni fa (contro il Milan) vinse a San Siro nel primo ottavo dell’era del Cholo", scrive il Corriere della Sera

"Il rischio di una partita bloccata è concreto, anche se tutti i protagonisti se l’aspettano «bellissima». Inzaghi non ha Acerbi, assenza compensata bene da De Vrij anche se l’olandese nel corpo a corpo concede di più. Morata si rivede in panchina dopo un problema al ginocchio di una settimana. Il titolare accanto a Griezmann dovrebbe essere il jolly Llorente, reduce da due gol al Las Palmas e capace di cucire alla grande le due fasi. Ma la chiave di (quasi) tutto sarà nel cuore del gioco, dove il trio magico interista se la vedrà con altri tre califfi come De Paul, Koke e Saul. Che la lotta di classe, nervi e tacchetti, abbia inizio", aggiunge il quotidiano.

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