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Repubblica – Zhang, la verità entro febbraio. Inter, pareggio di bilancio in 2 anni

Il presidente vuole rimane proprietario dell'Inter, ma deve trovare il modo di rifinanziare il debito con Oaktree che scade a maggio

In attesa di capire cosa succederà nel mercato di gennaio, l'Inter è molto vicina a Buchanan del Bruges, la proprietà deve trovare una soluzione per il finanziamento in scadenza con Oaktree. Steven Zhang non ha intenzione di cedere la società, ma ha un piano per tenersi l'Inter.

"Due mesi per trovare un nuovo finanziamento, chiudere il prestito di Oaktree in scadenza a maggio, ed evitare di vendere il club. O peggio, di lasciarlo al fondo americano che ha in pegno le azioni. È fine febbraio la scadenza che hanno Steven Zhang — a Nanchino da giugno, ma in contatto quotidiano con i manager dell’Inter — e l’advisor Goldman Sachs. Individuato il nuovo prestatore, serviranno almeno sei settimane per strutturare l’operazione. Da qui, la necessità di fare in fretta. Maggio è vicino. Nelle stesse settimane della fine del campionato, quando si saprà se Simone Inzaghi e la squadra saranno riusciti a vincere lo scudetto, Oaktree pretenderà la restituzione dei 275 milioni che nel 2021 ha concesso alla società lussemburghese tramite cui la famiglia Zhang controlla il club, più gli interessi al 12 per cento. Il nuovo tasso potrebbe oscillerebbe fra il 16 e il 18 per cento. Ma non è escluso che nei prossimi mesi possa calare, in caso di interventi al ribasso della Bce", scrive Repubblica.

"Se a marzo non si sarà trovato chi presti nuovi soldi, e sempre che la proprietà cinese non chiuda il debito con Oaktree di tasca propria, sul tavolo resterebbe l’ipotesi della cessione del club. Ci sta lavorando Raine Group, a cui gli Zhang si sono affidati per la ricerca di possibili investitori. Negli ultimi tre anni, nonostante l’interesse di fondi statunitensi e del Golfo Persico, nessuno è arrivato vicino all’acquisto dell’Inter al punto da fare una due diligence. L’unica è stata quella del fondo londinese BC Partners a fine 2020, ma non si trovò un’intesa sul prezzo. La terza e ultima possibilità per il futuro dell’Inter, che gli Zhang faranno di tutto per scongiurare, è che Oaktree diventi proprietario delle azioni del club per il mancato rimborso del prestito, come successe al Milan, che nel 2018 passò da Yonghong Li a Elliott. Ma nulla fa pensare che si vada in questa direzione. La divisione di Oaktree che segue la pratica Inter è quella del debito, non dell’equity".

Fin qui, gli impegni per la proprietà nerazzurra. Per Steven Zhang c’è poi il processo civile milanese, che nel 2024 dovrebbe arrivare a sentenza: China Construction Bank, forte di un credito di 300 milioni, chiede al tribunale di costringere l’Inter a riconoscere uno stipendio al presidente, per poterglielo pignorare.


Per i manager guidati dall’ad Corporate Alessandro Antonello, il dossier più importante è quello del nuovo stadio. Ad aprile scadrà l’esclusiva con il gruppo Cabassi, proprietario dell’area nel Comune di Rozzano dove si vorrebbe costruire l’impianto. La due diligence sul terreno è in corso. La principale criticità è il piano del traffico, tema su cui il club ha lanciato un sondaggio fra i tifosi. Salvo inciampi, presto i proprietari dell’area e l’Inter ragioneranno sulle cifre della possibile cessione del terreno, nell’ordine delle decine di milioni.

Un’altra scadenza che attende l’Inter, a marzo, è la presentazione alla Uefa delle previsioni di bilancio, per dimostrare il rispetto del Settlement Agreement. La verifica dello scorso ottobre ha dato risultati positivi e l’attesa è che le cose possano anche migliorare. L’Inter ha chiuso il bilancio al 30 giugno scorso con un debito lordo di 807 milioni — di cui 409 riferibili a un bond — con una posizione finanziaria netta (debiti meno crediti e cassa) di meno 395 milioni, e patrimonio netto passivo per 161,9. Per quanto riguarda il conto economico, la società nerazzurra ha chiuso l’ultimo esercizio con 85 milioni di perdite, in miglioramento rispetto alla stagione precedente di oltre 54 milioni.

L’obiettivo è raggiungere il pareggio in due o tre anni, grazie al costo della rosa, calato del 12 per cento nell’ultimo anno, agli incassi da stadio in crescita e alla sostituzione dello sponsor insolvente Digitalbits con Paramount+, a cui si sono aggiunti Ebay e Qatar Airlines. E l’Inter rientra nei parametri di liquidità fissati da Figc. Per fare tornare i conti, visto l’ammontare degli interessi sul debito, per l’Inter è necessario fare mercato in attivo. Nelle ultime stagioni hanno lasciato Hakimi, Lukaku e Onana, rimpiazzati da giocatori all’altezza, e meno costosi, dall’ad Sport Beppe Marotta, dal ds Piero Ausilio e dal suo vice Dario Baccin. In futuro si vedrà. Intanto, a gennaio arriverà dal Bruges per sette milioni più bonus l’esterno canadese Tajon Buchanan, per sostituire l’infortunato Cuadrado e puntare al ventesimo scudetto.


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