Inzaghi, in un colpo solo via due sassolini. Ok le rotazioni, ma senza Lautaro non c’è messa

Vittoria fondamentale dell'Inter in Austria, tre punti che consentono alla squadra di Inzaghi di accedere agli ottavi di finale con due turni d'anticipo. Il tecnico azzecca le sostituzioni, una in particolare, quella di Lautaro Martinez.

"In un colpo solo Inzaghi si è tolto due sassolini scomodi. Ha centrato i suoi terzi ottavi di finale in tre stagioni interiste, ennesima conferma della nuova statura europea che la sua guida ha dato alla squadra: prima di lui, questa altezza non si raggiungeva dal 2012. E per risalire a una qualificazione centrata con due turni di anticipo bisogna andare al 2004-05, epoca ruggente di grandi investimenti, imparagonabile alle ristrettezze e all’autosufficienza del presente. In più Simone ha scacciato pure un altro fantasma, quello austriaco che l’accompagnava dai tempi della Lazio: contro questa squadra e in questo stadio, nel 2018 aveva perso la possibilità di giocarsi una semifinale di Europa League, subendo dal Salisburgo uno stordente e beffardo 4-1", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Prima Inzaghi aveva abbondato con le rotazioni, forse pure troppo vedendo lo sviluppo della gara: in partenza la novità più grande era stata Bisseck braccetto destro, vista la necessità di avanzare Darmian nelle terre di solito occupate da Dumfries. Poi le altre mosse annunciate che avevano stravolto l’Inter vista a Bergamo, da Carlos Augusto laterale mancino a Frattesi incursore al posto di Barella, fino all’eterno Sanchez spalla di Thuram per dare un turno di riposo a Lautaro. Ecco, lo stesso Inzaghi ha avuto ieri conferma che senza l’argentino non si canta messa: se le altre rotazioni, tra alti e bassi, sono comunque sostenibili, quella di Martinez lo è decisamente meno", aggiunge il quotidiano.

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.