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Libero – Sarri e Spalletti non possono più nascondersi, la metamorfosi dell’Inter…

Non c'è improvvisazione nelle due squadre che ieri si sono incontrate al San Paolo

Sabine Bertagna

Napoli-Inter è stata una partita che ha regalato spettacolo nonostante sia finita a reti inviolate. Due squadre che hanno dato il massimo per vincere. Questa l'analisi di Libero della partita: "Dopo il duello di ieri al San Paolo non potranno più nascondersi dietro la diplomazia: chi vuole il tricolore deve fare i conti anche conNapoli e Inter, gemelle diverse di una corsa di vertice che non t’aspettavi. È evidente come Sarri e Spalletti parlino una lingua calcistica molto simile, dove la gestione del pallone va sempre a braccetto con la considerazione per chi la sfera deve trasformarla in qualcosa di più. È questo il loro abc sul quale costruire un discorso di senso compiuto: che sia offensivo, come il lancio di Hamsik a memoria a pescare il movimento di Insigne, o profondamente conservativo come la marcatura a uomo di Nagatomo su Callejon. Le due facce della stessa medaglia, perché quando difendi bene riparti anche bene, e se impari a difendere più alto quando recuperi palla sei già in attacco."

Le qualità di Napoli e Inter - Se è palese come il Napoli sia più fulmineo, scoppiettante, spettacolare, è innegabile che la metamorfosi dell’Inter rispetto alle ultime annate di singhiozzante improvvisazione

l’abbiano trasformata in un qualcosa che veramente si avvicina al concetto di collettivo (martedì la Samp sarà un esame altrettanto importante). Del resto, tale mister tale squadra: Sarri diretto ai limiti dell’inverosimile (e il suo calcio ti fa stropicciare gli occhi), Spalletti avvolgente quanto ficcante e piccante. 

Il lavoro - C’è pure un altro dato comune che spiega perché ad oggi siano queste le prime due della

classe, in attesa di capire se (o quando) la Juve tornerà stabilmente a far loro compagnia: solidità. È questa una dote propria di quelle squadre che hanno studiato e compreso cosa vuole il loro allenatore, le occasioni da gol che abbiamo visto ieri lo dimostrano: poche ma frutto non della distrazione delle

difese quanto dell’applicazione del lavoro settimanale. Un denso pareggio per un intenso campionato:mai come quest’anno l’imperativo è sbagliare meno dell’altro.

(Libero)

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