Luciano Marangon, ex calciatore, è intervenuto durante la trasmissione Maracanà a TMW Radio per commentare vari temi della Serie A.
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Marangon: “Scudetto? La spunterà l’Inter. Napoli? Spalletti non vincente”
Il punto di vista dell'ex calciatore a proposito della lotta al vertice in Serie A dopo l'ultimo turno di campionato
Un commento su ciò che ci dice la partita Napoli-Roma di ieri?
"Sono d’accordo sul fatto che la partita di ieri ha detto che la Roma sia diventata una squadra. Era normale ci volesse del tempo perché Mourinho è abituato al fatto che, arrivato in una squadra, gli venisse fatto un mercato ad hoc. La Roma sta prendendo tutti i suoi dogmi e il prossimo anno, se ci saranno acquisti mirati, crescerà ancora di livello".
Sul Napoli, invece, è fuori dalla lotta Scudetto? Come mai c’è stata una decrescita?
"Spalletti non è un allenatore vincente, lo dimostra la sua storia. Si vede nel fatto che ogni volta che c’è un po' di pressione non riesce a gestirla. Secondo me la rosa del Napoli è anche la più forte. Tutto questo equilibrio è dato comunque da un basso livello, se ci fosse stata la Juventus degli scorsi anni il campionato sarebbe già chiuso. Il problema non è la piazza, anzi la piazza è il dodicesimo uomo in campo. Il tifoso napoletano è sempre accanto alla squadra. Secondo me la colpa dell’allenatore, se questa rosa l’avesse avuta Ancelotti sarebbe stato 10 punti davanti alle milanesi".
La Roma e Fiorentina sono in corsa Champions per lei?
"Inter, Juventus e Milan sono per noi come Real Madrid e Barcellona per la Liga. La Juventus è una squadra in costruzione e lo sta dimostrando, visto che sta incontrando vari problemi. Secondo me Fiorentina e Roma hanno la possibilità di provare a prendere i bianconeri. Se dovessi scegliere una delle due che può più dare fastidio scelgo la Roma. La Fiorentina la vedo ancora non con la mentalità pronta".
Lotta Scudetto invece? Come finirà?
"Penso che sarà una lotta a due da qui in avanti tra le milanesi. Alla fine penso la spunterà l’Inter. Poi va fatta una grande riforma nel nostro calcio. Non si capisce il perché i giovani forti ci sono ma, dopo essere arrivati quasi al vertice, sembra si perdano tutti".
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