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Muzek: “Per Brozovic in prima squadra ho sfidato un presidente. Mi sorprese quando…”

Simona Castellano

In Croazia hanno contattato Muzek, il primo allenatore che ha creduto in Brozovic.

Sembra che con l'arrivo di Stefano Pioli sulla panchina dell'Inter Marcelo Brozovic sia finalmente esploso. Il giocatore sembrava a un passo dall'addio in estate prima, con de Boer poi. Dopo l'esonero dell'olandese, però, Brozovic ha giocato con maggiore continuità ed è arrivato anche il rinnovo con l'Inter.

In Croazia hanno contattato il primo allenatore che ha creduto in lui, volendolo in prima squadra, Damir Muzek.

Come si è trovato in prima squadra all'N.K. Hrvatski Dragovoljac? Da ragazzino si è allenato con la prima squadra ogni giorno, la mattina e il pomeriggio e mi ha sorpreso. Così gli ho chiesto se era andato a scuola e lui mi ha risposto: 'Non vado. Papà mi ha detto di giocare a calcio'. 

E Perkovic?Il presidente non voleva. Mi rimproverò dicendo che stavo prendendo un bambino per portarlo in Prima Divisione. Ma ho insistito affinché Brozovic giocasse con noi. Siamo andati a giocare in Turchia e perdevamo 1-0 alla fine del primo tempo, poi ci hanno assegnato un rigore. Ho detto a Marcelo di scaldarsi per entrare. E anche in quel caso Perkovic mi ha criticato: 'Non puoi sperare di pareggiare con il giocatore più giovane che hai in rosa, fatelo calciare ad uno più esperto'. Ancora una volta ho insistito perché Brozovic giocasse. Il giocatore ha preso la palla e con freddezza ha fatto gol. Era il suo primo gol con la prima squadra, ma non ha mostrato alcuna emozione. 

Meriti?Non voglio prendermi il merito per aver scoperto Marcelo. In quel momento i miei occhi lo hanno visto e gli hanno dato una possibilità, volevo ricompensare quel ragazzo per tutti gli sforzi fatti e ovviamente allora non sapevo che poteva diventare una stella. Ora Perkovic sarà contento anche se non ne ha il diritto, è contento perché dal suo trasferimento ha avuto benefici finanziari. 

(vecernji.hr)