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"Non è facile per uno straniero entrare nel cuore delle persone. Ho lottato dal primo giorno per imparare al meglio la vostra lingua e per adattarmi con la mia famiglia alla vostra cultura. È stato un bel periodo per me, che nella mia vita non dimenticherò mai." Pep Guardiola sa di non essere riuscito ad entrare totalmente nei cuori dei tifosi tedeschi, ma saluta la piazza, nell'ultima conferenza stampa del campionato, con eleganza.
Ai giornalisti ammette: "So che è difficile avere a che fare con me. Non rilascio interviste, non ho nessun tipo di rapporto con i giornalisti. Ma penso che così sia meglio." Nessun problema in particolare con la stampa, dopo le sconfitte è normale essere criticati.
Di chi sentirà la mancanza? "Soprattutto dei giocatori, quasi tutti. Dei molti collaboratori, ch emi hanno aiutato, e naturalmente della città, nella quale ho vissuto molto bene. È stata la giusta decisione venire qui." Tornerà? "Per l'Oktoberfest e spero per la Champions League (con il Manchester City). Tornare come allenatore no. Non sarebbe una cosa buona per il Bayern."
L'influenza di Pep sul calcio tedesco - "No, mi dispiace, non ho cambiato la cultura o il modo di giocare ma solo i giocatori e non sono venuto qui per cambiare il calcio tedesco. Non sono così arrogante, sono venuto qui per imparare (cultura, calcio, stile di gioco). Per lo stesso motivo vado in Inghilterra."
(Sport Bild)
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