Penso che la partita sarà lo specchio di quanto le due squadre hanno fatto vedere in questa prima parte di campionato. Due rose di valore, due squadre forti. All’Inter piace tenere palla. Crea tantissime occasioni perché ha giocatori di esperienza, di personalità, ma anche bravi nell’uno contro uno. Credo che il copione sarà con l’Inter che terrà palla e proverà a costruire, la Juve che si difenderà benissimo e sarà pronta a colpire in ripartenza. Non penso che gli allenatori cambieranno qualcosa, visto l’ottimo cammino fatto fin qui. L’Inter ha un centrocampo tra i migliori in Europa. Oltre ai titolari, ci sono anche giocatori di grande qualità in panchina. Chi può essere l’uomo chiave? Barella si esalta in queste partite e dà sempre qualcosina in più. Lui è un amico, mi auguro che sia il valore aggiunto per l’Inter. Ma c’è tanta qualità, Inzaghi ha una panchina lunga e da interista mi auguro vada bene.
L'Inter può arrivare in fondo ovunque. C’è una rosa lunga e la squadra è forte, sta bene, è in fiducia e nonostante alcuni siano giovani, hanno già tanta esperienza sia in Italia che in Europa. Poi il calcio è strano, ci sono tante variabili in una stagione. Ma è una rosa che può competere a tutti i livelli. Chi mi somiglia? Ci sono tanti giocatori che per carattere e attaccamento mi somigliano. E questo è merito di dirigenza e allenatore, che sono riusciti a creare un gruppo sano. Si percepisce anche da fuori. Se devo fare qualche nome, dico Acerbi a livello umano e caratteriale. Dimarco ha l’Inter nel sangue, ma in pochi parlano di Darmian come dovrebbero. Non sbaglia mai una partita, è costante, sempre concentrato e sul pezzo. Bastoni è invece ormai un giocatore internazionale. Ma mi sento di citare anche Marotta, Baccin e Ausilio, che negli ultimi anni hanno fatto un lavoro di un livello altissimo, costruendo un gruppo molto forte.
Lautaro? È una bravissima persona e un ragazzo solare. Ha sempre la battuta pronta, ci si scherza con piacere. Sono fuori da un po’, ma sarà sicuramente maturato. Ha acquisito grande consapevolezza dei suoi mezzi e l’essere capitano l’ha fatto crescere ancora di più. Essere capitano dell’Inter dà tante responsabilità. Lui ha sempre risposto bene con le prestazioni. Tecnicamente è inutile aggiungere altro, lo vedono tutti. Ha colpi, forza, tutto.
Bisognerebbe scrivere un libro per raccontare i miei anni all’Inter. Ma è stata un’esperienza travolgente e coinvolgente, che mi ha fatto crescere tanto professionalmente e che mi ha permesso di togliermi tante soddisfazioni. L’affetto che ho visto nei miei confronti - reciproco – lo definisco passionale. Ecco, se devo descriverla in una parola, dico passionale. Proprio in questi giorni sto parlando con l’Inter per un accordo d’immagine, non è un impegno pratico a livello societario, ma la mia immagine è sempre stata legata all’Inter e credo e spero si possa collaborare in questo senso”.
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