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"Marotta, Ausilio e Baccin si sono portati avanti con i discorsi soprattutto con Barella e Inzaghi, mentre con Lautaro qualcosa da sistemare c’è ancora. E poi c’è la posizione di Dumfries che è la più "calda" perché il contratto con l’olandese terminerà il 30 giugno 2025: senza il prolungamento del vincolo, l’esterno andrà ceduto durante la sessione estiva per investire il ricavato sul suo sostituto".
"È possibile che adesso anche i procuratori dei giocatori prenderanno tempo per verificare le intenzioni della nuova proprietà. La conferma dell’attuale dirigenza, e il credito che si è guadagnata in anni di lavoro e vittorie all’Inter e altrove, però, basterà per non interrompere i discorsi e anzi per creare le condizioni necessarie ad arrivare rapidamente alla fumata bianca quando il passaggio di consegne tra la nuova e la vecchia proprietà sarà ufficiale. E poi ci sono anche i legami dei singoli con la società ad agevolare la firma".
"Inzaghi, in scadenza nel 2025, vuole continuare il suo lavoro su una squadra che finora ha funzionato come un orologio svizzero e rinnoverà fino al 2026, con opzione fino al 2027, o direttamente fino al 2027. E’ plausibile che pure lui voglia rassicurazioni sui programmi, ma al momento non ci sono dubbi sulla prosecuzione del matrimonio tra il tecnico e la società. Idem per capitan Lautaro e per il vice Barella che, compresi i bonus, diventerà l’italiano più pagato della Serie A. Il centrocampista sarà “protetto” da un accordo fino al 2029. Le opzioni per i prolungamenti fino al 2026 di Sommer e Acerbi, già previste negli attuali contratti, saranno fatte scattare a tempo debito", spiega Gazzetta.
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