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Sabatini: “Inter superiore, sta perfezionando il turnover. Inzaghi fantastico, ogni anno diverso”

Andrea Della Sala Redattore 
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex direttore sportivo di Inter e Roma Walter Sabatini ha parlato del campionato

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex direttore sportivo di Inter e Roma Walter Sabatini ha parlato del campionato e della squadra di Inzaghi:

Cosa le direbbe il suo amico Sinisa?

«Penso a lui tutti i giorni. E mi direbbe di sbrigarmi a recuperare del tutto e di ricominciare a fare quello che mi piace. E se le mie risposte non gli piacessero, Sinisa farebbe un casino tremendo».

La Serie A era il torneo più bello anche perché tutti potevano perdere punti con tutti. Sta tornando a essere così?

«Io adoro la serie A che viene sottovalutata, ma dal punto di vista tattico è il campionato più evoluto d’Europa. E’ vero che adesso i risultati sono tornati a essere poco pronosticabili. E il merito è dell’orga- nizzazione data da allenatori bravissimi».

Napoli capolista alla sosta di ottobre. La squadra di Conte è la vera anti-Inter?

«Sì, anche se i nerazzurri restano i principali candidati allo scudetto. Il Napoli ha preso una strada di grandissima applicazione e velocità di pensiero. Gioca un calcio euforico, divertente e remunerativo, segna tanto. Sta crescendo Lukaku. Molti gioca- tori hanno una condizione stratosferica grazie al la- voro di un eccezionale allenatore. Quella di Conte è stata un’ottima scelta da parte di De Laurentiis. Antonio è un tecnico che fa sempre risultati. Senza Conte sarebbe stato difficilissimo per il Napoli usci- re dalle sabbie mobili in cui si era impantanato».


L’Inter concede qualcosa, ma resta superiore?

«Sì, sta perfezionando l’uso del turnover per poter ambire sia allo scudetto sia alla Champions. Ha mostrato qualche fragilità, ma sono cose risolvibili. E poi ha un allenatore fantastico».

Cosa le piace di Simone Inzaghi?

«Sta completando il suo bagaglio, ogni anno aggiunge qualcosa, non si ferma, si aggiorna».

Cosa la delude del Milan?

«Non vedo continuità: buoni momenti e poi un netto calo all’interno della stessa partita. E non c’è solidità, la fase difensiva è debole».

Avrebbe scelto Fonseca?

«Non è lui il problema: è un tecnico che sa far giocare bene le squadre ed è coraggioso, come dimostra il cambio tattico nel derby quando aveva tutti contro. Quella sera è stato bravissimo».