A partire da oggi, venerdì 27 gennaio, la Serie A avrà a disposizione il fuorigioco semiautomatico, già sperimentato durante il Mondiale in Qatar e la finale di Supercoppa italiana fra Milan e Inter a Riyadh.
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Serie A, inizia l’era del fuorigioco semiautomatico: come funziona
La prima partita ad avere il SOAT, acronimo per la nuova tecnologia, sarà Bologna-Spezia in programma oggi alle 18:30 e alle 20:45 sarà la volta di Lecce-Salernitana. Nonostante fosse pronto già da inizio anno, la Lega Serie A ha deciso di fare entrare in vigore questa nuova tecnologia solo nel girone di andata per dare un sorta di equilibrio al campionato senza scompensi fra una fase e l’altra.
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Come funziona fuorigioco semiautomatico
—Visto ampiamente in azione nel Mondiale in Qatar, il fuorigioco semi-automatico (SOAT) vede l’utilizzo di 12 telecamere installate nello stadio che tracceranno 29 punti di ogni giocatore, indicando la sua posizione in campo con precisione infallibile grazie a 50 fotogrammi al secondo. Nessun chip nel pallone che viene istallato solamene nelle competizioni FIFA.
L’impulso, che verrà registrato, arriverà alla sala VAR che comunicherà all’arbitro la posizione di fuorigioco o meno. La decisione dell’arbitro sarà richiesta se dovrà valutare, come succede ora, una posizione di fuorigioco attiva o passiva.
"Tutto il sistema si basa sul tracciamento dei giocatori con otto telecamere dedicate che si aggiungono a un broadcast di tracciare fino a 29 punti del corpo avendo una precisione più alta rispetto a quella attuale", ha spiegato nel corso di una recente conferenza stampa Antonio Gatto, general manager di Hawkeye (la società che fornisce la tecnologia alla Serie A.
"Il sistema traccia la palla anche in tempo reale con un tempo di latenza di 0.5 secondi. Il sistema, inoltre, si integra con sistema VAR già in uso e potrà dare un responso agli arbitri in maniera più rapida. Le telecamere del fuorigioco semiautomatico possono essere usate anche dallo stesso VAR".
"È anche in grado di riconoscere a quale squadra appartiene un calciatore, il suo numero di maglia, tenendo sempre sotto attenzione la palla, oltre agli altri giocatori e agli assistenti. Inserisce automaticamente la linea dell’ultimo difensore e quella dell’ultimo attaccante".
"Prende i punti anche delle parti del corpo che non vengono ritenute in fuorigioco, come le mani e le braccia, ma il sistema le riconosce e le valuta non punibili. L’obiettivo di questo prodotto è di avere una decisione più rapida e cura maggiore e avere virtualizzazione del fuorigioco. Questo sistema ci permette di ragionare in termini di millimetri con una precisione assoluta", ha concluso.
Una bella rivoluzione che è andata in scena in finale di Supercoppa Europea Real Madrid-Eintracht Francoforte, in alcune gare di Champions League (con altri sensori rispetto a quelli inseriti nel pallone), che naturalmente è stata protagonista al Mondiale in Qatar e che venne sperimentata per la prima volta in due partite del Mondiale per Club proprio in Qatar (2021) e nell’Arab Cup. Un meccanismo che permetterà di eliminare gli angoli ciechi, i punti bui e le zone inestricabili, come successo in Juventus-Salernitana.
(Fonte: Calcio & Finanza)
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