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"Il Milan, come immaginabile, non si scalda. Il progetto per il nuovo stadio a San Donato è molto avviato - la Giunta ha approvato, presto partirà l’accordo di programma - e il primo investimento da 40 milioni è già realtà. Non solo, il sindaco di San Donato ha appena annunciato sei incontri a febbraio per informare i cittadini e le istituzioni. Il Milan insomma resta concentrato su quell’opzione e non esprime un giudizio sulla nuova ipotesi progettuale, che non ha visto da vicino. L’impressione netta però è che il margine di manovra sia minimo, quasi nullo. Certo, il Milan non si sottrarrà alle risposte che il Comune sollecita, anche se ritiene di doverle dare assieme all’Inter, con cui il progetto “nuovo San Siro” era stato sviluppato".
"La freddezza del Milan è quella dell’Inter. La società nerazzurra non esprime giudizi nel merito sul progetto di ristrutturazione semplicemente perché non è mai stata coinvolta. Come a dire: ci fosse stata davvero una volontà di andare a fondo, magari il Comune avrebbe convocato prima i due club. Peraltro, è pressoché impossibile che la società di Zhang prenda in considerazione l’ipotesi San Siro da sola, senza il Milan, pur con l’offerta del diritto di superficie citata da Sala. A meno che il Milan non torni sui suoi passi — scenario impensabile a oggi -, l’Inter andrà dunque avanti con l’idea Assago-Rozzano, area per la quale vanta un diritto di esclusiva fino al 30 aprile", rivela Gazzetta.
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