00:15 min

ultimora

Vernazza: “L’Inter sopravvive al mercato, Skriniar esemplare. Lukaku il frontman di Inzaghi”

Andrea Della Sala

Della vittoria dell'Inter e della prestazione dei due attaccanti, Lukaku e Lautaro, ha parlato su La Gazzetta dello Sport il giornalista Sebastiano Vernazza

Della vittoria dell'Inter e della prestazione dei due attaccanti, Lukaku e Lautaro, ha parlato su La Gazzetta dello Sport il giornalista Sebastiano Vernazza:

Due giornate e sei punti contro Lecce e Spezia. Sarebbe la normalità, se non fosse che l’Inter è immersa nell’anormalità di un mercato capestro. E così i sei punti pesano, dimostrano come la squadra riesca a isolarsi e a vivere una vita propria. Esemplare il comportamento di Skriniar, non scalfito dalle voci e dalle trattative, ora chiuse, per il trasferimento al Psg. Simone Inzaghi è riuscito a permeare il gruppo, a focalizzarlo sul gioco. L’Inter sta sopravvivendo a questo mercato lungo, che abbraccia le prime quattro gare di campionato e che può destabilizzare.

Lukaku e Martinez si sono ritrovati come se nulla fosse successo, come se la stagione del distacco per paradosso li avesse avvicinati. Non si avvertono rimpianti per il mancato arrivo di Dybala, il suo innesto avrebbe richiesto tempo e aggiustamenti. La Lu-La 2 è un pacchetto a presa immediata. Lukaku non ha segnato, ma ha colpito una traversa ed è entrato nei primi due gol: l’assist per l’1-0 di Lautaro e l’azione insistita, all’origine del 2-0 di Calhanoglu. Nonostante gli spazi minimi, gli imbuti della difesa spezzina, la mancanza di profondità, Lukaku è stato il frontman dell’Inter, ci ha messo la faccia sempre. È importante che sia riuscito a incidere nel quadro di una partita resa asfittica dallo Spezia con il suo arroccamento vintage, votato all’intasamento. Non è vero che lo sfondatore belga renda soltanto sul lungo e che fatichi nel breve, che abbia bisogno di campo davanti a sé per essere se stesso. Lukaku è stato sostituito da Dzeko e il bosniaco ha servito a Correa, subentrato a Martinez, la palla del 3-0, segno che la coppia-bis ha un suo perché. Gerarchie nitide, quei due - Lautaro e Lukaku - e poi gli altri, Dzeko e Correa. La chiarezza di solito paga.