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Vocalelli: “Centrocampo Inter elettricità e intelligenza. Milan a livello con due acquisti”

Andrea Della Sala Redattore 
Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, il giornalista ha parlato dell'arrivo di Zielinski nell'Inter e degli acquisti necessari per il Milan

Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, il giornalista Alessandro Vocalelli ha parlato dell'arrivo di Zielinski nell'Inter e degli acquisti necessari per il Milan

Il Milan, per andare all’assalto dell’Inter, è partito dall’attacco - sistemando Morata come centravanti di manovra - con un occhio però attento al pacchetto difensivo. E Pavlovic, parere strettamente personale, sarebbe davvero un colpo fantastico. Ma dato che le partite si giocano in 105 metri di lunghezza e 65 di larghezza, ma si vincono soprattutto a centrocampo, viene da chiedersi: a che punto è, in questo reparto, l’inseguimento ai nerazzurri? Che da questo punto di vista se la giocano con le big d’Europa, senza alcun complesso d’inferiorità. Perché i sei a disposizione di Simone Inzaghi sono un concentrato di tecnica, forza, dinamismo e imprevedibilità. Le qualità che fanno grande un calciatore e, più in generale, rappresentano l’assortimento ideale per puntare al massimo traguardo.

L’Inter ha sei calciatori duttili, interscambiabili, in cui le alternative - perché chiamarle riserve è un insulto alla concorrenza - valgono quanto i titolari. Non c’è dubbio che, da Campioni d’Italia, sia giusto ripartire con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan: un concentrato di elettricità e intelligenza, capace di stordire l’avversario. Ma, nel giochino delle coppie, Frattesi è la fotocopia di Barella; Asllani il playmaker ideale per far respirare Calhanoglu e Zielinski… beh, Zielinski è un titolarissimo a tutti gli effetti. Destinato a recitare da protagonista, perché - e non è un’esagerazione - in giro per il mondo ci sono pochissimi interpreti del ruolo alla sua altezza. Uno che lavora di esterno e di suola, accarezzando il pallone, ha il motore di un mediano e i piedi di un trequartista. E soprattutto si porta dietro un bagaglio di gol.

se arrivassero i due rinforzi di cui si parla tanto - Fofana e Samardzic - il livello assoluto farebbe un salto in alto importantissimo. Con il primo ad esaltare, da centrale, il compasso rossonero; e il secondo ad inseguire il suo entusiasmo e la sua imprevedibilità. Uno che - è bene ricordarlo - l’anno scorso era arrivato addirittura alle visite mediche con i cugini nerazzurri, prima di indispettire i dirigenti con alcune richieste considerate irricevibili. Certo è che, con i due obiettivi, il centrocampo rossonero potrebbe avvicinarsi a quello dei campioni d’Italia. Una differenza ancora resterebbe, a favore di Inzaghi. Ma a riequilibrare la bilancia potrebbe essere Leao, se si convincesse di dover svolgere le due fasi.Imprevedibile e accecante in attacco, ma finalmente di aiuto anche in chiusura. Come dovrebbe essere - avete presente Ribery? - uno che ambisce a salire sul podio del Pallone d’oro. Ecco, con un Leao tuttocampista, allora sì che il Milan potrebbe davvero immaginare di essere al livello dei rivali.