LEGGI ANCHE
Il vantaggio dell’Inter è determinato dai dirigenti, da Inzaghi, dai giocatori. E da una proprietà che - si può dire? - ha comunque evidenti meriti strategici. Se non altro perché da Marotta all’allenatore, e a cascata a molti giocatori, c’è stato evidentemente qualcuno che queste scelte le ha fatte. E ora si ritrova una struttura a tre piani molto efficace. 1) Una dirigenza che sa giocare d’anticipo, sul mercato e sulla concorrenza. 2) Un tecnico che è lì da tre anni, nel segno della continuità, e - rispetto a tante situazioni - sa già come e dove intervenire, come e dove si può crescere e migliorare. 3) Una squadra che è un cocktail perfetto tra giovani e giocatori più esperti, perché non esiste un progetto legato all’anagrafe.
Ma più semplicemente un lungo ponte che lega le varie generazioni nel segno della qualità. Ecco perché due come Frattesi e Asllani - che sarebbero titolarissimi un po’ dappertutto - rappresentano risorse interne ancora parzialmente inesplorate. Ed ecco perché due come Zielinski e Taremi, all’alba della trentina, sono già ai box per assicurare altra benzina e altra esperienza. Perché è in questo, nella capacità di pensare a un successo immaginandone un altro, che - come dicevamo - l’Inter si è mossa in questi anni. Riuscendo, se ci pensate, ad attutire senza contraccolpi - anzi - partenze che potevano davvero essere alla base di rimorsi e rimpianti. Da Lukaku ad Hakimi, da Onana a Skriniar, da Perisic a Brozovic, da Dzeko a tanti altri, si potrebbe riempire un almanacco di cessioni eccellenti, che in altre piazze - e in altri club - avrebbero gonfiato i discorsi di alibi preventivi. All’Inter, no. Per qualcuno che va via c’è sempre qualcun altro già pronto a sostituirlo.
Con Lukaku, che in una pazza estate di ripensamenti decide improvvisamente di non farsi più trovare al telefono, paradossalmente eletto a simbolo di un’Inter che sa sempre come rigenerarsi. Specchiandosi in Thuram e nella sua corsa fenomenale. Sempre tre passi avanti e gli avversari, affannosamente, a inseguirlo. È da qui, anche idealmente, che si riparte già a fine a aprile. C’è una squadra in fuga: e non solo per quello che dice chiaramente la classifica.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA